Mi è sempre piaciuto cucinare… amo prendere ingredienti diversi e unirli per creare con un pizzico di abilità e di fantasia qualcosa di unico, buono e genuino. Sporcarsi le mani, sperimentare…non sempre con i risultati desiderati, vedere come dalle stesse materie prime possano uscire infinite soluzioni tutte diverse tra loro.
Poi, un giorno, il dermatologo mi consiglia di usare per una dermatite, prodotti naturali e senza profumazioni. Dopo un primo momento di disorientamento mi metto subito alla ricerca scoprendo un mondo per me sconosciuto fino a poco prima. Un mondo di marche nuove, alcune bio, altre naturali, alcune che si spacciano per tali ma non lo sono. L’unico comune denominatore di questo mondo? I prezzi, inavvicinabili per una ragazza neolaureata che cerca di sbarcare il lunario tra uno stage e l’altro.
E quindi perché non tornare alla vecchia passione della cucina e modificarla un po’. Al posto delle uova e della farina ho iniziato ad usare burro di karitè ed olio di argan; invece di una torta o dei biscotti alla fine della giornata avevo creato una crema per il viso o uno struccante.
Dopo avervi raccontato come nasce questa passione presento me e la rubrica “Minimo impatto”.
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