#InsiemePiùSpeciali : gli auguri di Fondazione Telethon

Oggi il mio Grande ha iniziato la scuola Media. E’ stata un’emozione che vi racconterò nei prossimi giorni:-)

Nel post di oggi vorrei parlarvi di una bellissima campagna di comunicazione lanciata da Fondazione Telethon dedicata all’inclusione.

salvo-bg16A pochi giorni dall’inizio della scuola, in molte famiglie e nei loro bambini cresce il senso di trepidante attesa ed eccitazione per questo importante appuntamento. Sensazione che però viene intaccata da ansia e preoccupazione, per come il bambino verrà accolto e per tutto ciò che di nuovo gli graviterà intorno. Questa percezione è ancora più accentuata nelle famiglie con bambini affetti da disabilità e malattie genetiche rare e invalidanti, che più necessitano di un ambiente accogliente in cui realizzare il proprio percorso formativo. Per questo motivo Fondazione Telethon vuole augurare un buon primo giorno di scuola a tutti gli studenti italiani, alle loro famiglie e a tutto il personale scolastico. Per farlo ha scelto il video “Insieme più speciali”, proprio per sensibilizzare su come l’accoglienza e l’inclusione, rispetto alla malattia ma anche verso ogni tipo di differenza, possano essere preziose non solo per i bambini malati ma per tutti quelli con cui si trovano a condividere l’ambiente scolastico.

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Al suono della campanella… keep calm and be social

Siamo nell’era social e in tutte le classi del mondo ormai vediamo fioccare quella che io chiamo la “mamma social”. Chi è la mamma social? Beh, è un essere ibrido un po’ umana un po’ bacheca di Facebook. Ella vive parlando e colloquiando con le altre mamme, ma è sempre perennemente attaccata al cellulare e all’ipad. Fa le foto con istagram (per dargli tutti quei begli effettini che coprono le macchie della pelle e fanno sembrare interessante anche un vaso di fiori secchi) e poi le pubblica su Facebook, ha le mail di tutti e chatta invece che mandare messaggini o chiamare. Parla in modo molto ‘social’, condendo tutto con molti interessanti (?) neologismi inglesi, tanto che le mamme più tradizionali (notorialmente anti-social) spesso non capiscono cosa dica. La mamma social non per forza ha un lavoro 2.0, l’essere social spesso è semplicemente una vocazione, una specie di cromosoma in più che ha scoperto quando Facebook è entrato nelle vite di tutti noi… ma un po’ di più nella sua.

KEEP CALM AND BE SOCIAL

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Al suono della campanella

Vi è mai capitato di trovarvi a far parte di una scena talmente assurda da dirvi: “Non è possibile! Ma nemmeno in un film potrebbe succedere questa cosa!”? Ecco, a me ultimamente succede spesso e purtroppo o per fortuna, sta accadendo sempre di più a scuola di mia figlia. Sì, perchè se ci pensate il mondo della scuola non è altro che un interessante universo parallelo dove soggetti provenienti da diversi mondi si incontrano e si scontrano, a volte pacificamente, altre volte con estrema crudeltà. E i bambini? Loro, poveretti, sono spesso oggetto inconsapevole di queste piccole-grandi guerre intestine che vedono avanzare sul campo di battaglia niente meno che le loro mamme, le maestre, le bidelle, i nonni, le bidelle e, qualche volta, anche i loro papà.

Da mamma vivo giorno dopo giorno questi piccoli-grandi conflitti e ve li voglio raccontare in modo ironico, in modo da rendervi partecipi della mia quotidianità, sicura che alcuni di voi ci si ritroveranno alla perfezione.

al suono della campanella

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Al suono della campanella… NON APRITE QUELLA CHAT!

Tutti voi genitori lo sapete e ne siete felici: in ogni classe c’è una rappresentante che, poverina, si è sobbarcata l’onere di lavorare affinchè le informazioni dalle maestre passino ai genitori e i soldi dai genitori alle maestre.

Oltre alla sua normale e naturale routine, ha scelto – più o meno – cosapevolmente di aggiunge sulle sue spalle pure le fatiche dell’essere rappresentante della classe di suo figlio. Normalmente è abbastanza frenetica, ce l’ha con tutte le mamme e con le maestre, le une perchè sono sempre incontentabili, la tartassano di messaggi, non pagano mai tutte nei tempi richiesti e si sfogano tutte con lei quasi fosse il muro del pianto, le altre perchè le danno mille incarichi, parlano continuamente male dei singoli genitori e e si lamentano con lei quando questi non fanno ciò che dovrebbero (come se poi lei potesse, schioccando le dita, risolvere tutti i problemi!).

Ebbene, tutti sbagliano, anche coloro che ci sono necessari e sopportano l’insopportabile. Così anche la rappresentante, ogni tanto, commette un errore. E così fu…

al suono della campanella non aprite quella chat

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