NON SOLO “CAPRICCI”

Tu lo assecondi troppo! Se andiamo avanti così, ci avrà in pugno!

-Tu invece sei troppo duro…non vedi quanto ci tiene? Cosa ti costa per una volta fare quello che ti chiede?

Edoardo, in un commento al mio primo post scrive:

Vi suggerisco un argomento da neo papà: la gestione dei capricci quando mamma e papà la “vedono” in modo diverso”

Perfetto, colgo il suggerimento perché credo che Edoardo rifletta un bisogno di molti. Una delle maggiori difficoltà che il genitore incontra è infatti proprio quella di trovare la giusta modalità di risposta a capricci e scoppi emotivi dei bimbi. Quanto spesso capita che mamma e papà abbiano idee diverse su come reagire? Assecondare, ignorare, rimproverare…

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Economia Positiva: le 10 azioni per favorirla anche in Italia

“L’Italia è fra gli ultimi posti fra i Paesi dell’Ocse nella classifica di economia positiva che abbiamo stilato.

Jaques Attali, presidente di PlaNet Finance Group e ideatore del movimento per l’Economia Positiva

Con questa amara considerazione si è aperto LH Forum San Patrignano, primo convegno in Italia sull’economia positiva, realizzato dalla famosa comunità di recupero in collaborazione con PlaNet Finance.

LH Forum

LH Forum

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Che cosa sono le EMOZIONI?

Molto spesso ci troviamo di fronte a reazioni istintive dei bambini che facciamo fatica a gestire.

Quante volte ci siamo ritrovate al supermercato con uno dei nostri figli in preda ad un terribile capriccio e… magari… abbiamo fatto finta di non conoscerlo (ogni riferimento è puramente casuale 🙂 ).

Per riuscire a comprendere il giusto comportamento da attuare in risposta ad una emozione è utile, per prima cosa, capire che cosa sono e quali sono le emozioni umane.

Abbiamo chiesto alla nostra Psicologa, la Dott.ssa Maddalena Mantelli, qualche informazione in merito.

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Il valore dello sport nell’educazione dei ragazzi

Praticare uno sport non solo fa bene ( benissimo!) a livello fisico ma aiuta il bambino ad apprendere valori come l’amicizia, la solidarietà, il lavoro di squadra e la capacità di risolvere piccoli e grandi problemi.
 Da quando mio figlio frequenta la scuola calcio è cresciuto in modo esponenziale ed è riuscito a raggiungere un grado di autonomia impensabile solo qualche mese fa.
Inoltre è riconosciuto che lo sport è un linguaggio universale che riesce ad unire i giovani superando differenze culturali, religiose, sociali e linguistiche.
Recentemente ho letto una frase molto bella:
Se c’è un pallone… ci sarà sempre qualcuno che vuole giocare a calcio.
Al pallone non importa se sei grande o piccolo, qual è la tua religione o
come è fatta la tua famiglia.
Non gli interessa qual è il colore della tua pelle nè da dove vieni.
Non gli importa nemmeno se sei bravo o no a giocare a calcio …

 

Quanto è vero 🙂
Abbiamo chiesto agli allenatori del Centro Schuster e di  Sport senza Frontiere Onlus un loro commento a riguardo.


Ora riesco a dirlo ad alta voce: soffro di DCA

Parliamoci chiaro, non che non lo sapessi già, ma quando i medici del centro che frequento a Roma, mi diedero il loro responso, e cioè che soffrivo di DCA e che ero depressa, il mondo mi cadde letteralmente addosso.

Non so spiegare bene il perché ma il fatto che qualcuno mi dicesse la verità nuda e cruda guardandomi negli occhi, con tanto di spiegazioni scientifiche e logiche, è stato come fare una doccia fredda.

Federica Alderighi

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Estate, torna l’incubo degli animali abbandonati

Torna l’estate, torna l’incubo dei numerosi casi di abbandono di animali.

Cani, gatti, uccelli, tartarughe e tanti altri animali vengono lasciati sul ciglio della strada, nei parchi pubblici o in radure poco frequentate dai loro “padroni”.

Ma la parola “padrone” è davvero il termine che vogliamo usare? Essere “padrone” di qualcosa impone l’averne la proprietà e il possesso e non trovo giusto il concetto di possedere ed essere proprietario di un essere vivente. Preferisco la parola “compagno”.

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Rimedi naturali ed efficaci contro le odiose zanzare!

Quest’anno, ahimè, l’estate tarda ad arrivare… ma “loro” no! Puntuali come le tasse, noncuranti del freddo e della pioggia nemmeno fosse novembre, “loro”, le zanzare sono arrivate, come tutti gli anni, pronte a tormentare i nostri sonni col loro ronzare e col terribile prurito delle punture.

In commercio ci sono tantissimi efficaci prodotti ma la maggior parte dei comuni anti zanzare contengono DEET, una sostanza insetto-repellente molto efficace ma da usare con prudenza soprattutto sui bambini, tanto che in alcune nazioni come il Canada il Ministero della Salute ne ha proibito l’utilizzo sui bambini sotto i 6 mesi.

Quindi come difendersi dalle zanzare e tornare a dormire sonni tranquilli?

Tramonto

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Alla scoperta dei parchi inclusivi

Settimana scorsa abbiamo ricevuto in redazione un messaggio di due mamme romagnole:

Ciao Family Life!

Siamo due mamme della Romagna e stiamo cercando di realizzare un piccolo sogno per i bambini della nostra zona. Vorremmo che a Santarcangelo di Romagna fossero installati nel parco centrale alcuni giochi accessibili per permettere a tutti bambini il gioco e il divertimento di cui hanno diritto. Purtroppo nella nostra zona non esistono parchi con giochi accessibili a bambini con disabilità. Abbiamo creato una pagina facebook per far conoscere a tutti la realtà del parco inclusivo: in alcune città esistono già parchi in cui tutti i bambini possono giocare insieme come ad esempio “Giochiamo tutti” a Formentano, (Milano), il Parco Giochi “LIBERI TUTTI” a Lissone, l’area giochi Mandraccio presso il Porto Antico di Genova e a Jesolo dove hanno realizzato un parco inclusivo: “Stessi Giochi Stessi Sorrisi”.

Oltre a voler ottenere qualche parco nella nostra bella Romagna vorremmo sensibilizzare le persone, far sapere a tutti che esistono piccoli accorgimenti per rendere un parco accessibile anche ai bambini che usano la carrozzina o ai non vedenti e soprattutto che esistono giochi che possono essere usati da tutti i bambini.

Perchè non scegliere questi giochi al posto di quelli classici?

Grazie! Claudia e Raffaella.

Il tema dell’inclusione dei bambini diversamente abili è davvero molto importante e dovrebbe essere una delle priorità quando si progettano le aree gioco.

All’interno del  nostro programma radio Family Life abbiamo approfondito questa tematica con Claudia Protti, promotrice del blog Parchi per Tutti e della pagina Facebook Parchi accessibili per tutti i bambini

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Altro che bamboccioni! Storie di ragazzi semplicemente straordinari

C’è chi li definisce “choosy” (schizzinosi, ndr), chi bamboccioni e chi si spinge oltre, affermando

“I giovani non hanno lavoro perché stanno bene a casa”.

John Elkann

La nuova generazione viene presa di mira per la scarsa voglia di “fare” ma, soprattutto, di sognare.

Ma è davvero così? La crisi globale che stiamo vivendo ha tolto ai giovani la voglia sognare?

Io credo di no: troppe volte incontro ragazzi che mi raccontano le lore storie semplicemente straordinarie.

Per questo motivo ho deciso di raccontarvene 3 che mi hanno colpito particolarmente.
Mi piacerebbe che questo spazio fosse aggiornato mensilmente con le storie che secondo VOI meritano di essere raccontate!

Perchè sono sicura che di ragazzi SEMPLICEMENTE STRAORDINARI è pieno il mondo e potrebbero essere di esempio per ognuno di noi.

Quindi… inviatemi le storie che ritenete speciali a redazione@famiglieduepuntozero.it!

Insieme possiamo raccontare il “bello” che ci circonda 🙂

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Bugie: a chi dobbiamo credere?

Durante una seduta di qualche mese fa, una paziente che seguo in psicoterapia già da diversi anni, si presenta particolarmente angosciata e mi racconta, fra le lacrime, che pochi giorni prima i carabinieri si erano presentati a casa sua cercando le prove che dimostrassero che il figlio adolescente di lei fosse effettivamente un micro spacciatore di hascisc così come riportato da diversi coetanei.

I militari, avendo trovato una piccola bilancia nell’armadio del ragazzo si erano detti soddisfatti e se ne erano andati. Una volta rincasato, il giovane era stato informato dalla madre dell’accaduto ed era stato invitato a dare una spiegazione; il ragazzo, con fare baldanzoso, si era dichiarato parzialmente estraneo alla vicenda, ammettendo un uso sporadico di fumo ma negandone con convinzione la vendita. La mia paziente si trovava ora fra due fuochi: da una parte il marito e padre del ragazzo che non gli credeva e che tacciava lei di ingenuità, dall’altra però il figlio che aveva ammesso per la prima volta di fare uso di sostanze ma che giurava di non essere implicato nella vicenda dello spaccio.

A chi doveva credere? Come doveva comportarsi?

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