Il progetto MOMENTO2, percorso annuale con l’obiettivo di introdurre la pratica della mindfulness a scuola e introdotto nei post precedenti, procede a pieno ritmo ed è ormai giunto a metà strada.
E’ quindi il momento di darvi qualche aggiornamento!
Sono stati mesi intensi per i nostri 27 marinai e per il loro equipaggio!
Marinai?!? Equipaggio?!?
Ebbene sì, MOMENTO2 è un viaggio…
…perché l’aula magna dell’Istituto San Giuseppe si è trasformata in una barca
…perché i 27 alunni della classe IVa sono diventati dei curiosi marinai
…perché specialisti e insegnante di classe sono i membri di un particolarissimo equipaggio
…perché ad ogni incontro raggiungiamo una boa
…perché se abbiamo bisogno di raccogliere le idee facciamo una sosta in porto
…perché l’equipaggio comunica con gli alunni inviando messaggi in bottiglia
…perché caliamo l’ancora quando esercitiamo l’abilità di prestare attenzione consapevole
Questo, e molto altro, il linguaggio metaforico condiviso da équipe del progetto e bimbi, che ha lo scopo di mantenere alta la motivazione ma, soprattutto, di mediare gli apprendimenti.
Cosa abbiamo fatto fino a questo momento? Ecco alcuni momenti importanti tratti dal nostro diario di bordo, con qualche estratto della storia che fa da filo conduttore al progetto (abbiamo accennato ai nostri due beniamini, Qui e Ora, nel post precedente)
GETTIAMO L’ANCORA!
“Vi sembrerà strano, ma la prima cosa che Qui e Ora vogliono farvi provare è stare fermi, fermi con l’ancora ben piantata sul fondo. Correggo, quasi fermi, perché l’ancora può limitare i movimenti della barca ma mai bloccarla completamente…”
Attraverso i primi esercizi di mindfulness (metaforicamente rappresentati dai momenti in cui sulla barca l’ancora viene calata) bambini hanno imparato il concetto di attenzione e distrazione, hanno fatto esperienza di come l’attenzione, per sua natura, tenda a “sfuggire”, e di come sia possibile però imparare ad indirizzarla intenzionalmente verso qualcosa di presente nel qui ed ora.
Hanno prestato attenzione consapevole a differenti stimolazioni sensoriali, a partire dall’udito, per poi passare a vista, tatto, olfatto e gusto. Hanno notato come spesso siano pensieri ed emozioni a indurre la distrazione.
CHI HA DETTO CHE C’E’ “BEL TEMPO” SOLO CON IL SOLE?
“Qui continua ad prediligere il sole e non fa salti di gioia se fuori piove, ma ha imparato a dare una possibilità anche al “cattivo tempo”. Possiamo osservare con attenzione anche ciò che non ci piace. Qualche volta scopriremo qualcosa di piacevole, altre volte no. Se però ci facciamo comandare dal “non mi piace”…quante possibilità di scoperta ci perdiamo?”
Sempre attraverso l’esperienza diretta, il racconto della storia e l’utilizzo di metafore, è stato posto l’accento su aspetti fondamentali che caratterizzano la mindfulness, intesa come un particolare modo di prestare attenzione: un’attenzione rivolta al momento presente e caratterizzata da un atteggiamento aperto, curioso, non giudicante.
I bambini hanno provato in prima persona come sia possibile prestare attenzione consapevole anche a ciò che giudichiamo come spiacevole, notando la tendenza ad emettere immediatamente un giudizio: si può descrivere senza giudicare. Hanno sperimentato come si possa provare stupore anche di fronte a cose note e come prestare attenzione consapevole a ciò che avviene nel qui ed ora sia fonte di arricchimento per l’esperienza, trasformando anche le azioni e gli oggetti più semplici e ordinari in una fonte praticamente infinita di stimoli e curiosità.
IL DOLCE SOFFIO DENTRO DI NOI
“…il nostro respiro è un fedelissimo compagno di viaggio; con il suo ritmo instancabile e il suo soffio dolce ha un potere immenso. Basta ricordarsi che lui sta lì!”
Dopo aver imparato a portare la propria attenzione su stimoli esterni, ai bambini è stato fatto notare come ci siano molte cose da osservare anche portando la propria attenzione su di sé. Con il solito entusiasmo hanno partecipato agli esercizi di mindfulness sul respiro, che hanno un ruolo di rilievo nella pratica della mindfulness, sia con gli adulti che con i bambini. Inizialmente ci siamo fatti aiutare da 27 simpatici peluche, “cullati” sull’addome dei nostri marinai.
Questo, in sintesi, parte del lavoro fatto durante i primi quattro incontri. Non mancano a volte le difficoltà, ma ciò che conta è il vedere un continuo avanzamento verso gli obiettivi che ci siamo proposti. Ci sentiamo davvero in viaggio, un bellissimo viaggio che i bambini stanno percorrendo insieme a noi regalandoci impegno, gioia, collaborazione ed entusiasmo.
Cosa succede in aula tra una “boa” e l’altra? Tutti i giorni, più volte al giorno, i bambini fanno qualche breve esercizio con il loro maestro Cristian. Portare attenzione al qui ed ora per qualche minuto è ormai diventato parte della loro routine scolastica. Portare l’attenzione al respiro prima di una verifica, nei momenti di agitazione e, perché no, nei momenti di gioia, ha la capacità di ristabilire la calma e facilitare la concentrazione, di arricchire l’esperienza con il potere della consapevolezza del presente. E se il maestro si dimentica? I bambini protestano, subito pronti a ricordargli gli esercizi quotidiani!
Alla prossima…
Autore: Dott.ssa Paola Pesenti Gritti, Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Dottore di Ricerca in Psicopatologia dello Sviluppo
Con la collaborazione di: Dott.ssa Valeria Leonardi, Dott.ssa Matilde Taddei, insegnante Cristian Adobati
Illustrazioni di Marta Guerreschi
Psych-e è un gruppo di Psicologi e Psicoterapeuti che hanno pensato di unire le proprie professionalità sotto un unico nome al fine di offrire e promuovere un servizio di qualità che sappia rispondere alle diverse richieste dell’utenza.
Gli specialisti offrono consulenza clinica, valutazioni diagnostiche, percorsi terapeutici e di formazione finalizzati a modificare comportamenti che generano disagio e promuovere uno stile di vita più soddisfacente. Psych-e propone interventi basati sull’approccio Cognitivo-Comportamentale rivolti all’adulto, all’adolescente, al bambino e alla famiglia.