Siamo nell’era social e in tutte le classi del mondo ormai vediamo fioccare quella che io chiamo la “mamma social”. Chi è la mamma social? Beh, è un essere ibrido un po’ umana un po’ bacheca di Facebook. Ella vive parlando e colloquiando con le altre mamme, ma è sempre perennemente attaccata al cellulare e all’ipad. Fa le foto con istagram (per dargli tutti quei begli effettini che coprono le macchie della pelle e fanno sembrare interessante anche un vaso di fiori secchi) e poi le pubblica su Facebook, ha le mail di tutti e chatta invece che mandare messaggini o chiamare. Parla in modo molto ‘social’, condendo tutto con molti interessanti (?) neologismi inglesi, tanto che le mamme più tradizionali (notorialmente anti-social) spesso non capiscono cosa dica. La mamma social non per forza ha un lavoro 2.0, l’essere social spesso è semplicemente una vocazione, una specie di cromosoma in più che ha scoperto quando Facebook è entrato nelle vite di tutti noi… ma un po’ di più nella sua.
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Al suono della campanella
Vi è mai capitato di trovarvi a far parte di una scena talmente assurda da dirvi: “Non è possibile! Ma nemmeno in un film potrebbe succedere questa cosa!”? Ecco, a me ultimamente succede spesso e purtroppo o per fortuna, sta accadendo sempre di più a scuola di mia figlia. Sì, perchè se ci pensate il mondo della scuola non è altro che un interessante universo parallelo dove soggetti provenienti da diversi mondi si incontrano e si scontrano, a volte pacificamente, altre volte con estrema crudeltà. E i bambini? Loro, poveretti, sono spesso oggetto inconsapevole di queste piccole-grandi guerre intestine che vedono avanzare sul campo di battaglia niente meno che le loro mamme, le maestre, le bidelle, i nonni, le bidelle e, qualche volta, anche i loro papà.
Da mamma vivo giorno dopo giorno questi piccoli-grandi conflitti e ve li voglio raccontare in modo ironico, in modo da rendervi partecipi della mia quotidianità, sicura che alcuni di voi ci si ritroveranno alla perfezione.
Amo il Natale perchè…
Sono affetta da quella malattia che è la “Natalite”. Ne sono affetta in forma acuta. Amo tutto del Natale, dall’atmosfera di amore e pace ai colori, dai canti alle decorazioni… tutto!
Faccio parte di quel gruppo di persone (che ogni anno aumenta) che addobba casa appena finito Halloween. Il primo finesettimana di novembre mia figlia, il mio compagno ed io andiamo in cantina, prendiamo gli scatoloni e ne apriamo il contenuto sotto le note di tutte quelle deliziose musichette natalizie. Ogni anno ci inventiamo qualcosa di nuovo, compriamo qualche addobbo nuovo ai mercatini o semplicemente lo creiamo insieme in qualche pomeriggio piovoso e rendiamo casa ogni anno differente.
Halloween: idee per allestire e ricette per riciclare la zucca
Da mamma e da party planner non potevo non fare un articolo su questa festività ma prima di parlare su come decorare la propria casa e riciclare tutta quella ottima polpa di zucca, vorrei fare una piccola intro su questa giornata, essendo “nuova” per noi italiani ed essendo anche molto discussa.
Iniziamo prima di tutto a parlare di cosa è Halloween, brevi nozioni base per comprenderla meglio: Halloween (che tradotto è “notte prima di Ognissanti” All Hallows Eve) è una festività di origine celtica il cui vero nome era Samahin. Si festeggiava la fine dell’estate e quindi, con il 1 novembre, l’inizio dell’inverno e, inoltre, si considerava la notte del 31 ottobre una notte speciale, dove il mondo fisico e quello degli spiriti interagiscono. In queste poche righe già si intuisce che ci sono delle credenze sbagliate che girano su Halloween: non è di origine americana e con la venerazione del demonio non ha nulla a che fare.
Come scegliere l’animatore per la nostra festa
I lettori del centro-nord conoscono benissimo la figura dell’animatore per le feste mentre molti di quelli del sud ne sono più a digiuno. Quindi mi sembra giusto fare una piccola intro su chi è questo strano animale mitologico metà uomo metà clown-mago-mascotte.
L’animatore è quell’aiuto -a volte indispensabile- a cui l’organizzatore della festa ricorre per catturare l’attenzione dei bambini presenti. Egli (o ella) ricorre ai trucchi più disparati per coinvolgere i pargoli: fa sculture di palloncini, li trucca, li intrattiene con spettacoli di magia e/o di burattini, organizza giochi a squadre e sopporta i nostri delizioni figlioli quando, travestito (o travestita) da Peppa Pig, gli tirano calci o cercano di strappargli il costume. Molti lettori del sud non ne conoscono ancora le meravigliose gesta eroiche perchè in alcune regioni le feste sono ancora “vecchio stile” che, tradotto, significa “i bambini sono bambini e quindi giocano tra di loro” il che, se è vero in linea teorica, non lo è del tutto in quella pratica… e vi spiego perchè.
Baby Shower, la nuova fantastica mania
Gli americani… questi fantastici festaioli: God bless America (e i suoi party)!
Quasi tutte le mode in fatto di feste degli ultimi anni le hanno dettate gli USA: dalle cake iperdecorate passando agli addobbi senza dimenticare le festività vere e proprie, come Halloween, i paesi angloamericani ci hanno insegnato molto (qualcuno sostiene anche che ci abbiano tolto molte tradizioni e gusti, imponendoci uno stile che non è nostro… ma questi sono punti di vista).
Uno dei festeggiamenti più in voga negli ultimi anni è il baby shower, una festicciola per il bambino che verrà, un saluto al nascituro insomma.
La scuola non mi piace – parola di mamma
I tagli, la crisi, la società, il tempo, il pincopallino… di chiunque sia la colpa, la scuola italiana non funziona, a mio modesto parere.
Molte delle regole e delle consuetudini che ancora sono in vigore (e che alcuni genitori imperterriti continuano pure a difendere) avevano ragione di esistere 50 anni fa, ma ora, dovrebbero essere totalmente cambiate (sempre a mio modestissimo parere).
Un esempio? Esagero, ve ne faccio 10.
Che cosa sono le EMOZIONI?
Molto spesso ci troviamo di fronte a reazioni istintive dei bambini che facciamo fatica a gestire.
Quante volte ci siamo ritrovate al supermercato con uno dei nostri figli in preda ad un terribile capriccio e… magari… abbiamo fatto finta di non conoscerlo (ogni riferimento è puramente casuale 🙂 ).
Per riuscire a comprendere il giusto comportamento da attuare in risposta ad una emozione è utile, per prima cosa, capire che cosa sono e quali sono le emozioni umane.
Abbiamo chiesto alla nostra Psicologa, la Dott.ssa Maddalena Mantelli, qualche informazione in merito.
10 idee per feste semplici da realizzare
Si avvicinano i compleanni e alcuni genitori cadono in una sorta di trans. I soldi sono pochi e i bambini vogliono festeggiare con i loro amichetti. Ma anche il genitore vorrebbe festeggiare al meglio il proprio pargolo… ma come?
Ecco 10 idee che potrebbero esservi di aiuto!
Giugno: periodo di recite
Eccoli, sono lì, sul palco, coperti dal sipario. Ogni tanto qualche testolina cuorisa si affaccia per cercare il proprio genitore e la maestra, scoperto il furfantello, lo riprende.
Il genitore, fremente in platea, rovista nervosamente nella borsa, saltella sul posto (quasi fosse seduto sopra i carboni ardenti!), chiacchiera con il vicino, cerca visi conosciuti tra il pubblico e rimbrotta l’altro genitore.
“Hai preso la macchina fotografica?”
“No”
“COME ‘NO’?!”
“Tanto abbiamo entrambi il cellulare! Tu fai le foto e io il video!”
“Ma le foto non vengono bene con il cellulare!”
“Ma c’è la fotografa che gira e fa le foto a tutti! Stiamo calmi!”