Settimana scorsa abbiamo ricevuto in redazione un messaggio di due mamme romagnole:
Ciao Family Life!
Siamo due mamme della Romagna e stiamo cercando di realizzare un piccolo sogno per i bambini della nostra zona. Vorremmo che a Santarcangelo di Romagna fossero installati nel parco centrale alcuni giochi accessibili per permettere a tutti bambini il gioco e il divertimento di cui hanno diritto. Purtroppo nella nostra zona non esistono parchi con giochi accessibili a bambini con disabilità. Abbiamo creato una pagina facebook per far conoscere a tutti la realtà del parco inclusivo: in alcune città esistono già parchi in cui tutti i bambini possono giocare insieme come ad esempio “Giochiamo tutti” a Formentano, (Milano), il Parco Giochi “LIBERI TUTTI” a Lissone, l’area giochi Mandraccio presso il Porto Antico di Genova e a Jesolo dove hanno realizzato un parco inclusivo: “Stessi Giochi Stessi Sorrisi”.
Oltre a voler ottenere qualche parco nella nostra bella Romagna vorremmo sensibilizzare le persone, far sapere a tutti che esistono piccoli accorgimenti per rendere un parco accessibile anche ai bambini che usano la carrozzina o ai non vedenti e soprattutto che esistono giochi che possono essere usati da tutti i bambini.
Perchè non scegliere questi giochi al posto di quelli classici?
Grazie! Claudia e Raffaella.
Il tema dell’inclusione dei bambini diversamente abili è davvero molto importante e dovrebbe essere una delle priorità quando si progettano le aree gioco.
All’interno del nostro programma radio Family Life abbiamo approfondito questa tematica con Claudia Protti, promotrice del blog Parchi per Tutti e della pagina Facebook Parchi accessibili per tutti i bambini
Cosa è un parco giochi inclusivo?
Un parco giochi inclusivo è un luogo in cui è garantito l’accesso e il gioco a tutti i bambini. Niente barriere architettoniche, predisposizione di percorsi per ciechi, giochi diversi per ogni abilità. In un parco giochi inclusivo troviamo la classica altalena con il seggiolino-tavoletta ma anche un’altalena a cestone o con seggiolino munito di schienale e cinture di sicurezza e poi una giostrina in cui possono salire contemporaneamente bambini che possono correre e bambini che usano la carrozzina per spostarsi. In un parco giochi inclusivo possiamo trovare un enorme tunnel in cui possono entrare correndo sia bambini a piedi che bambini con la carrozzina elettrica. E poi ancora scivoli doppi per poter scivolare tenendo la mano di un amico o di un adulto che aiuta un bambino a mantenere meglio l’equilibrio. In un parco giochi inclusivo ci si diverte tutti insieme, si gioca, si interagisce, ci si mette alla prova e si scoprono nuovi amici. Nessun bimbo rimane escluso o isolato per colpa della disabilità.
Quali sono le principali caratteristiche di questi parchi?
Le principali caratteristiche sono l’attenzione all’accessibilità al parco: terreno pianeggiante e privo di ostacoli, percorsi per ciechi e cartelli con la mappa della posizione dei vari giochi in varie lingue e in Braille, installazione di giochi di diverso tipo che tengano conto delle diverse abilità e capacità che possono avere i bambini. Rampe al posto di scale, pannelli sensoriali per tutti posizionati ad altezza tale da permettere il gioco anche a chi usa la carrozzina. Il Comune di Jesolo ha messo a disposizione di tutti delle linee guida http://www.youblisher.com/p/216768-Linee-Guida-SGSS/ per la realizzazione di un parco giochi per tutti. In particolare queste linee guida sono state pensate per rendere accessibile un parco a bambini con disabilità motoria.
Come può un cittadino richiedere alla propria amministrazione l’installazione di un parco giochi inclusivo?
Per iniziare si può scrivere una lettera indirizzata al Sindaco della città chiedendo che almeno uno dei parchi cittadini sia attrezzato con giochi accessibili per tutti i bambini, magari citando la convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia che all’articolo 31 ricorda a tutti che uno dei diritti dei bambini è proprio il gioco.
Meglio far protocollare la lettera e chiedere che Associazioni e gruppi di cittadini sostengano l’iniziativa inviando a loro volta delle lettere. Si possono coinvolgere anche quotidiani locali inviando articoli che spieghino cosa sono i parchi giochi inclusivi e chiedendo di dare risalto alla richiesta di un parco per tutti in città. È anche possibile inviare una segnalazione al Garante per l’Infanzia e l’adolescenza. Le amministrazioni locali non possono rimanere indifferenti davanti a una richiesta simile e possono iniziare semplicemente sostituendo alcuni giochi rotti con nuovi giochi inclusivi.
Autore: Marta Ferrari