Mindfulness: funziona davvero?

Negli ultimi anni sono state avviate numerose ricerche scientifiche che si sono interessate di capire se l’uso della mindfulness fosse efficace, e se sì, con quali tipologie di persone (bambini, adolescenti, adulti) e in quali contesti (individuale, di gruppo, a scuola..).

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Come quando viene lanciato un nuovo prodotto sul mercato e si fanno delle indagini per capire come viene accolto dal pubblico a cui è rivolto, in modo simile i ricercatori hanno indagato la risposta a programmi di mindfulness da parte dei partecipanti. Ciò che è stato visto è che sia adulti che bambini mostrano un buon interesse e piacevolezza nel praticare gli esercizi: i training di mindfulness hanno, infatti, un alto tasso di completamento (in media attorno all’85% dei partecipanti, ma arriva anche al 97%).

Non solo: oltre ad essere una pratica piacevole per le persone che ne fanno uso, è stato osservato che esercitare le abilità di mindfulness porta anche dei benefici misurabili, degli effetti positivi sulla salute fisica e psicologica. Interventi basati sulla mindfulness si sono dimostrati efficaci nel prevenire le ricadute depressive e nel trattare condizioni come ansia/stress e depressione (Forkmann et al., 2014), disturbi alimentari abuso di sostanze (Shorey et al., 2014), ma anche disturbi di personalità e dolore cronico (Day et al., 2014).

Alcuni benefici sono stati riscontrati anche in adulti che non hanno una vera e propria patologia: ad esempio è stato osservato un aumento delle capacità di regolare l’attenzione (Smalley et al., 2009), le emozioni (Arch & Craske, 2006) e la risposta allo stress (de Frias & Whyne, 2014).

Le neuroscienze hanno inoltre mostrato come il cambiamento non avvenga solo nel comportamento osservabile (ad esempio con un miglioramento delle capacità di attenzione o dei sintomi di depressione/ ansia), ma anche a livello di come il nostro cervello funziona e risponde a ciò che ci circonda. E’ stato suggerito che la mindfulness, promuovendo una diversa modalità di prestare attenzione al momento presente, modifichi alcuni meccanismi cerebrali come la plasticità neurale, ossia la modifica delle connessioni tra i neuroni, in risposta alle esperienze (Marchand, 2014).

Altri studi più recenti hanno dimostrato che gli stessi effetti positivi si verificano anche nei bambini. Allenare le capacità di attenzione consapevole può influenzare i processi psicologici che regolano il comportamento e le emozioni dei ragazzi, aumentare le abilità di memoria, attenzione, concentrazione. Alcuni ricercatori hanno osservato che praticare la mindfulness può essere utile anche a bambini che tendono ad essere impulsivi o aggressivi, perché promuove l’auto-controllo e l’auto-regolazione del comportamento.

Un altro aspetto interessante mostrato dalle ricerche è che i miglioramenti nel comportamento e nelle abilità dei bambini possono essere osservati sia a casa che a scuola, quindi i benefici della mindfulness non sono legati ad uno specifico ambiente, ma si estendono ai contesti più importanti della vita dei ragazzi (Flook et al., 2010).

Per concludere, abbiamo visto alcuni dei molti risultati sperimentali che ci mostrano come la mindfulness sia non solo un’attività piacevole per adulti e bambini, ma anche positiva per la salute psico-fisica. Avvicinarsi alla mindfulness in una prospettiva “scientifica”, oltre che tramite l’esperienza diretta, può essere importante e fa emergere numerose caratteristiche positive di questa pratica.

 Riferimenti bibliografici

Arch JJ & Craske MG (2006) Mechanisms of mindfulness: emotion regulation following a focused breathing induction. Behaviour Research and Therapy, 44.

Day MA, Jensen MP, Ehde DM, Thorn BE. (2014) Toward a theoretical model for mindfulness-based pain management. J Pain, 15.

de Frias CM, Whyne E (2014) Stress on health-related quality of life in older adults: the protective nature of mindfulness. Aging Ment Health, 18.

Flook L, Goldberg SB, Pinger L, Bonus K, Davidson RJ (2013) Mindfulness for teachers: A pilot study to assess effects on stress, burnout and teaching efficacy. Mind Brain Educ, 7.

Forkmann T, Wichers M, Geschwind N, Peeters F, van Os J, Mainz V, Collip D. (2014) Effects of mindfulness-based cognitive therapy on self-reported suicidal ideation: results from a randomised controlled trial in patients with residual depressive symptoms. Compr Psychiatry,15.

Marchand WR (2014) Neural mechanisms of mindfulness and meditation: Evidence from neuroimaging studies. World J Radiol, 28

Smalley SL, Loo SK, Hale TS, Shrestha A, McGough J, Flook L, Reise S (2009) Mindfulness and Attention Deficit Hyperactivity Disorder. J Clin Psychol, 65.

Shorey RC, Anderson S, Lookatch S, Moore TM, Stuart GL (2014) The relation between moment-to-moment mindful attention and anxiety among young adults in substance use treatment, Subst Abus 14.

Autore:  Dott.ssa Matilde Taddei, Psicologa Clinica – Dottore di Ricerca in Psicopatologia dello Sviluppo – Specializzanda Psicoterapia.

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