I lettori del centro-nord conoscono benissimo la figura dell’animatore per le feste mentre molti di quelli del sud ne sono più a digiuno. Quindi mi sembra giusto fare una piccola intro su chi è questo strano animale mitologico metà uomo metà clown-mago-mascotte.
L’animatore è quell’aiuto -a volte indispensabile- a cui l’organizzatore della festa ricorre per catturare l’attenzione dei bambini presenti. Egli (o ella) ricorre ai trucchi più disparati per coinvolgere i pargoli: fa sculture di palloncini, li trucca, li intrattiene con spettacoli di magia e/o di burattini, organizza giochi a squadre e sopporta i nostri delizioni figlioli quando, travestito (o travestita) da Peppa Pig, gli tirano calci o cercano di strappargli il costume. Molti lettori del sud non ne conoscono ancora le meravigliose gesta eroiche perchè in alcune regioni le feste sono ancora “vecchio stile” che, tradotto, significa “i bambini sono bambini e quindi giocano tra di loro” il che, se è vero in linea teorica, non lo è del tutto in quella pratica… e vi spiego perchè.
Vorreste fare una festa di compleanno in casa vostra ma l’ultima volta che avete organizzato qualcosa con più di 4 bambini, avete avuto vasi rotti, pezzi di puzzle e mattoncini per costruzioni in posti che nemmeno sapevate di avere, e in più il gatto è sparito e il cane si rifiuta di uscire dalla sua cuccia? Un animatore fa al caso vostro.
Al vostro matrimonio ci saranno 20 ragazzini di 20 età diverse e avete paura di ciò che potrebbe succedere all’allestimento in cristallo che avete deciso con la vostra fidata wedding planner? Un animatore fa al caso vostro.
Dovete organizzare una inaugurazione del vostro locale ma non sapete come fare partecipare anche il pubblico con figli -senza che questi ultimi vi distruggano il negozio appena inaugurato-? Un animatore fa al caso vostro.
Volete semplicemente fare una festa in cui riuscite a socializzare con gli altri genitori senza dover interrompere ogni volta la conversazione con un “Lucaaaaa, fermo, non tirare i capelli a Claudia!”, “Amoreeeee, smettila di piangere, vedrai che Giulia ti fa giocare con la palla. Vero Giulia??!!” ? Allora un animatore fa al caso vostro.
Ok ma ora, come scegliere quello giusto? In teoria la regola del “se mi piace, è l’animatore giusto” è corretta, in pratica ci sono alcuni fattori da non sottovalutare, il primo e il più importante è che l’animatore deve amare il suo lavoro e saprete se questo è vero vedendolo all’opera (e spesso questo succede alle feste degli amichetti di vostro figlio): se si diverte facendo quello che fa, allora ok, ma se lo vedrete alzare gli occhi al cielo, borbottare con il collega o altri segni inconfondibili di scontentezza… scartatelo a priori!
Ed ecco 6 punti che ritengo fondamentali per scegliere l’animatore della festa:
- che budget avete?
- l’animatore che vi piace, è gradito anche al festeggiato?” (se la risposta è negativa o “nì”, allora scartatelo subito)
- che età hanno gli invitati?
- dove si svolgerà la festa?
- che tipo di attività prevede l’animatore?
- ascoltate vostro figlio
1. Budget.
A seconda del budget troverete un animatore ma, attenzione, spesso il detto “vale quello che paghi” ha ragion di esistere, non tanto per la qualità dell’animazione ma per il numero di animatori presenti all’evento: prezzo basso corrisponde ad un solo animatore, un prezzo più alto a 2 o più animatori. Ovviamente questo non deve interessarvi se il numero di bambini è esiguo poichè una persona sola può tranquillamente prendersi cura di 5-6 bambini. Il problema sorge però se avete 20-25 nanetti… in quel caso non solo avrete bisogno di due animatori… ma forse anche tre! Questo per una questione di sicurezza perchè sicuramente se l’animatore è bravo può da solo intrattenere anche una banda di 30 ragazzini, ma può guardarli tutti da solo? Stare tranquilli sapendo di stare in buone mani è, secondo me, una questione di primaria importanza. Inoltre c’è anche una questione rilevante legata al budget: le ore di servizio. Alcuni animatori hanno un onorario fisso per 3 ore perchè generalmente le feste hanno quella durata mentre altri prevedono un pagamento di ora in ora. Questo deve rientrare nelle vostre riflessioni. Se avete un giardino magari potete lasciare giocare i bimbi tra di loro per un’oretta e chiedere all’animatore di presiedere per un’altra ora fino a che non arriva il momento della torta e dello scarto dei regali dove, obiettivamente, potete essere voi a gestire le cose. Stessa questione se prevedete una festa in cui avete come tappe cinema, bowling o una cena seduti in un fast food o in una pizzeria. Pensateci su!
2. Quanto mi è simpatico, quanto mi piace, chiamiamo lui per la TUA festa!
No, no, no e poi no! Assisto troppo troppo spesso a genitori che se la ridono per delle battute ironiche per adulti mentre i bambini sorridono inebediti senza capire di cosa si stia parlando. No, l’animatore è lì non per fare lo show man per voi ma per far divertire il festeggiato e i suoi amichetti. Chiedete a vostro figlio se gli piace e se non risponde in maniera convinta, non insistete! E dai!
3. Un bambino di 2 anni è diverso da uno di 8!
Ho sentito mamme chiedere ad animatrici giustamente riluttanti di lavorare per feste in cui festeggiato e amichetti avevano 2 e 3 anni. Ho visto genitori spendere soldi perchè volevano “godersi” la festa dei propri figli quando questi a mala pena sapevano camminare. NO, risparmiate i vostri dindini perchè a due anni, quando ancora mettono tutto in bocca e ognuno pensa a sè senza mai interagire con gli altri, dovete ancora seguirli passp passo e quindi l’animatore è sprecato!
Se invece avete un figlio di 9 anni pensate a cosa può piacergli perchè sicuramente non si divertirà con il solo truccabimbi o con lo spettacolo di magia a cui è stato sottoposto ad ogni festa dai suoi 5 anni. Ogni età ha le sue peculiarità. Quando scegliete un animatore, spiegategli bene chi è vostro figlio, quanti anni ha e che cosa lo diverte e sentite che cosa vi propone.
4. Location
Sarà a casa vostra? In un locale affittato? Non è una questione da poco perchè ogni luogo permette giochi e intrattenimenti differenti e, vi dirò di più, se l’animatore non vi fa domande al riguardo, allora non è buon segno! Come vi ho già scritto in precedenza, se c’è un giardino anche lasciare i bimbi a svagarsi per un po’ con una palla o con dei sani giochi d’altri tempi può essere una soluzione, specialmente se sono grandicelli (date a dei ragazzini di 10 anni una palla e un prato e la festa sarà bella che fatta). Ovviamente se c’è un luogo aperto, come ad esempio una spiaggia, e volete centralizzare l’attenzione dei pargoli, ben venga l’animatore e ben venga la sua inventiva.
5. Per questo anno non cambiare stessa festa, stesso animatore
Spesso si assiste a quello che io chiamo spesso il “poker dell’animatore”. In una classe, in una scuola, nel 90 % dei casi si assiste alla ripetizione degli stessi spettacoli di magia, alle stesse battute, agli stessi giochi di giocoleria dello stesso intrattenitore. Allora i casi sono due: o potete chiedere all’animatore di variare il più possibile o cambiate soggetto. Chiedete ad amici e parenti, guardate su internet e chiedete che cosa fa. Troppo spesso si assiste a ripetizioni di feste, tutte uguali, tanto che anche i bambini se ne rendono conto e a volte ci rimangono male e un buon modo di interrompere questo circolo vizioso è proprio quello di modificare l’offerta dell’intrattenimento. Se seguite questa rubrica saprete ormai che sono allergica alla banalità e a tutto ciò che è “una copia di…” qualcosa già visto in precedenza. Stupite tutti, il vostro bimbo per primo, cercando qualcosa di diverso.
6. vostro figlio è più saggio di voi
Prima di decidere qualsiasi cosa sulla festa di cui lui è il protagonista assoluto, ascoltatelo. Cosa vuole? Chi vuole? Cosa vorrebbe fare? Cosa desidera più di ogni altra cosa? Sembra banale ma molto spesso, senza che ce ne rendiamo conto, prendiamo delle decisioni che li riguardano senza nemmeno averli consultati pensando di sapere cosa desiderano e invece a volte sbagliamo e nemmeno poco! Ascoltate il vostro pargoletto, vi stupirà per le sue idee chiare e il più delle volte anche sagge!
Bene, non mi resta che augurare buon divertimento a voi e ai vostri figli! Alla prossima festa!
Autrice: Federica Alderighi