Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria è un periodo di grandi cambiamenti per il bambino ma anche per l’intera famiglia.
Ricordo ancora l’emozione che ho provato la prima volta che mi ha scritto MAMMA su un foglio che conservo con cura nella scatola dei ricordi.
Oggi vorrei riportarvi alcuni consigli che ho trovato su BicKids, portale dedicato al mondo della scrittura in cui è possibile trovare numerose attività ludico-educative.
Posizione corretta delle dita
La matita o la penna deve essere impugnata tra pollice e indice, appoggiandosi sul dito medio. Si tratta della cosiddetta impugnatura a tre dita.
Lo strumento dovrebbe essere impugnato vicino alla punta, ma abbastanza lontano da consentire al bambino di vedere cosa sta scrivendo sulla pagina. Il dito deve mantenere flessibilità e agilità, ma serve comunque un certo tono muscolare per formare i motivi che poi andranno a creare lettere, parole e frasi.
Il foglio deve descrivere un angolo, lasciando così libertà totale di movimento; il bambino dovrebbe essere incoraggiato a creare movimenti, come quello di flesso-stensione del polso.
L’altra mano (la sinistra per i destrorsi) deve tenere ferma la pagina e mantenere il corpo in equilibrio.
Occorre spostare la mano utilizzata per scrivere da sinistra a destra durante la scrittura.
Posizione corretta del corpo
La postura corretta da adottare per scrivere non si acquisisce in pochi giorni. Alla scuola dell’infanzia, il bambino deve prima di tutto imparare a capire la cosiddetta «immagine corporea». Il bambino infatti si allena a identificare le varie parti del corpo, al fine di controllare i movimenti e la consapevolezza spaziale di punti come sopra, sotto, da sinistra a destra, ecc., imparando a muovere il braccio separatamente dal corpo, allineando gli oggetti, tracciando linee e curve con un dito, comprendendo il significato di orizzontale e verticale.
In seguito, il bambino deve adottare la corretta posizione del corpo per scrivere, possibilmente aiutato a casa dai genitori. Occorre far sedere il bambino in un luogo ben illuminato su una sedia della giusta grandezza, con i piedi appoggiati a terra, le ginocchia più in basso rispetto all’altezza della coscia, con la schiena dritta e il corpo leggermente inclinato in avanti. Gomiti e avambracci devono essere liberi di muoversi liberamente. Il braccio con cui non si scrive può essere usato come sostegno, purché si mantenga dritta la schiena. Tutti i muscoli della mano sono a riposo, con l’avambraccio allungato in modo naturale, senza flessioni o rotazioni.
Testo rivisto da David Boisdevesys, designer di prodotti BIC specializzato in ergonomia, e da Philippe Kostka, esperto di psicomotricità.
Ad ognuno la sua penna perfetta
L’apprendimento della scrittura si rivela un percorso complesso, che inizia ben prima dell’ingresso in aula, e che deve essere accompagnato da metodi e strumenti adatti. Spinta da questa consapevolezza BIC, dedica ai più piccoli la linea “BIC® Kids Beginners”, una gamma di prodotti appositamente progettata per bambini da un gruppo di esperti terapisti della psicomotricità e specialisti di ergonomia per aiutarli ad imparare a scrivere.
Tutti i prodotti della gamma Beginners sono adatti sia a mancini che a destrorsi e possiedono una linea di guida visiva per il corretto posizionamento delle dita che impedisce al bambino di sovrapporre indice e pollice mentre scrive.
La forma previene, durante l’utilizzo, l’affaticamento muscolare, mentre l’estremità conica che caratterizza le penne e i portamine impedisce di posizionare le dita troppo vicino alla punta dello strumento, migliorando la visibilità quando si scrive.
Autore: Marta Ferrari