Al suono della campanella… keep calm and be social

Siamo nell’era social e in tutte le classi del mondo ormai vediamo fioccare quella che io chiamo la “mamma social”. Chi è la mamma social? Beh, è un essere ibrido un po’ umana un po’ bacheca di Facebook. Ella vive parlando e colloquiando con le altre mamme, ma è sempre perennemente attaccata al cellulare e all’ipad. Fa le foto con istagram (per dargli tutti quei begli effettini che coprono le macchie della pelle e fanno sembrare interessante anche un vaso di fiori secchi) e poi le pubblica su Facebook, ha le mail di tutti e chatta invece che mandare messaggini o chiamare. Parla in modo molto ‘social’, condendo tutto con molti interessanti (?) neologismi inglesi, tanto che le mamme più tradizionali (notorialmente anti-social) spesso non capiscono cosa dica. La mamma social non per forza ha un lavoro 2.0, l’essere social spesso è semplicemente una vocazione, una specie di cromosoma in più che ha scoperto quando Facebook è entrato nelle vite di tutti noi… ma un po’ di più nella sua.

KEEP CALM AND BE SOCIAL

La mamma social normalmente è anche una delle più informate sulla scuola e sull’istruzione in generale perchè controlla regolarmente il sito dell’istituto che frequenta il figlio, segue con attenzione la chat delle mamme e controlla Google Alert e gli ashtag più in voga in tema di istruzione. Le altre mamme un po’ la prendono in giro per il suo modo di fare e un po’ glielo invidiano perchè, ahiloro, si rendono conto che probabilmente, tra tutte loro, sarà lei quella che capirà meglio i figli quando anche loro, con l’età, diventeranno totalmente 2.0.

La mamma social però ha anche l’abitudine di fare foto a tutti i momenti “speciali” e gli eventi a cui il figlio partecipa (normalmente sono parecchi) e, pensando di fare cosa gradita, fotografa – ovviamente con il suo smartphone di ultima generazione – anche gli altri bambini. Lei lo fa perchè pensa di fare del bene, perchè nota che le altre mamme e gli altri papà non stanno immortalando il loro pargolo durante il compleanno del tale amichetto e si stanno anche perdendo la meranda di classe in onore della raccolta fondi per l’associazione pincopalla e ignorano l’importanza della prima volta del loro piccino mentre addenta un cupcake. Lei ritiene di fare cosa buona e giusta e quindi scatta a tutti i presenti, genitori compresi (spesso nemmeno molto contenti), più di una foto. Ovviamente poi, quasi in tempo reale, pubblica tutte le immagini (aggiungendo e aggiustando i vari filtri) sui social e tagga i presenti come se non ci fosse un domani. In questo modo il povero genitore “normo-social” torna a casa, accende il computer, apre Facebook e scopre di avere 50 notifiche, di cui 15 tag, 20 mi piace e 15 commenti (destinati inesorabilmente ad aumentare, e lui lo sa!) ed è costretto a scrivere “Grazie, sono bellissime!” malgrado apprezzi poco l’invadenza. Ma il povero “normo-social” non può fare altrimenti perchè capisce che l’era ormai è questa e tocca solo accettare la realtà e poi apprezza l’avere qualche immagine in più del figlio (“qualche” però non significa mille foto e non giustifica le 70000 notifiche con relativo trillo). La mamma social però tutto questo non lo sa e se lo sa se ne frega altamente, perchè ormai si fa così ed è giusto ricordare tutti i momenti dei propri piccini. Tutti. Ma proprio tutti-tutti i momenti. Nessuno escluso.

Arriva però sempre, un giorno, quella che nei film western si chiama “la resa dei conti”, il giorno della doccia fredda, il giorno in cui una mamma social si scontra con una mamma ansiosa e quando questo accade, la mamma social deve navigare nel web più velocemente che può. Sì, perchè, come dice il nome, la mamma ansiosa vive in un perenne stato ansiogeno, spesso rabbioso, è polemica e cerca sempre un colpevole quando succede qualcosa e, vivendo in funzione dei figli (anche se spesso questa categoria ha un figlio solo) tende ad essere ancora più ansiosa su tutto ciò che riguarda la prole. Vivendo in un mondo tecnologico e dovendo mantenere un controllo anche sui mezzi di comunicazione che un giorno saranno il pane quotidiano del figlio, la mamma ansiosa ha imparato a gestire un proprio profilo Facebook dal quale scruta tutto e tutti. E’ terrorizzata dall’idea che qualcuno invada la sua privacy e quindi seleziona meticolosamente i suoi amici e pubblica con il contagocce informazioni riguardanti lei ma, soprattutto, il figlio. Ahilei, quando ha confermato l’amicizia alla mamma social sapendola madre dell’amichetto del suo pargoletto, mai si sarebbe immaginata di passare per le fiamme dell’inferno.

Alla festa di compleanno del bimbo in questione, la mamma social ha come al solito scattato le 3000 foto e le ha in tempo reale pubblicate su Facebook e taggato tutti i genitori. Il giorno successivo, insieme alle notifiche dei vari “mi piace” e dei “Grazue, sono bellissime” trova anche una mail minatoria da parte della mamma ansiosa che la minaccia di querela se non cancella immediatamente le foto in cui compare il figlio:

“Cara mamma social, ti prego di eliminare immediatamente tutte le immagini in cui compare Marco. Sono molto attenta alla privacy mia e di mio figlio e non desidero che il volto di mio figlio venga pubblicato sulla bacheca di altri. Non so come funziona su Facebook ma credo che la foto, arrivando tramite tag sulla mia bacheca, sia arrivata anche su quella degli altri e io non so chi sono i tuoi amici e quelli degli altri genitori. Ti prego pertanto di cancellare ogni riferimento a mio figlio e di non ripetere più questa operazione in futuro. Se avessi voluto fare delle foto a mio figlio, gliele avrei fatte. Se avessi desiderato averne, te ne avrei chieste. In più, che significa la scritta “A casa di Marco”? Hai inserito l’indirizzo di casa mia? Spero vivamente di no e nel caso l’avessi fatto, ti intimo di levare qualsiasi riferimento alla mia abitazione. Sicura che capirai, mamma ansiosa”

La mamma social, spaventata dalla reazione della collega genitrice, risponde: “Cara mamma ansiosa, non sapevo di recarti danno pubblicando le foto di Marco, anzi, di farti piacere. Mi spiace di averti offesa o di averti fatto dispiacere. Come puoi notare ho cancellato le foto con Marco e ovviamente ho levato tutti i tuoi tag. Per quanto riguarda il “A casa di Marco” non c’è nessun indirizzo nè geolocalizzazione, è semplicemente un titolo all’album. Non c’è nemmeno il cognome, dopo il ‘Marco’, quindi puoi stare tranquilla.”

La mamma ansiosa, allora ansiosamente risponde: “Ti pregherei comunque di levare anche quel riferimento, grazie”

La mamma social allora, come ultima battuta risponde, seccatamente: “Guarda, tranquilla, ho direttamente cancellato tutto l’album, così la facciamo finita”.

E con un “Grazie” la mamma ansiosa ha deciso di ignorare la risposta piccata della mamma social e di avere l’ultima parola, anche in questo caso.

Questa è la doccia fredda della mamma social che da quel giorno ha scoperto che non tutti amano i social come lei ed è per questo che da allora, a tutti gli eventi, chiede cortesemente, sommessamente e sottovoce ad ogni genitore: “Senti, scusa, ma vuoi che pubblichi la foto di tuo figlio su Facebook?” prima di scattare qualsiasi fotografica.

 

 Autrice: Federica Alderighi