Nei giorni scorsi, presso il Museo d’Arte e Scienza di Milano, ha ospita due classi delle Scuole Medie Inferiori per un percorso educ-attivo dedicato alla scoperta della propria unicità attraverso l’analisi di opere d’arte autentiche.
Il percorso sul riconoscimento dell’autenticità nell’arte e nell’antiquariato è il fiore all’occhiello del Museo, nato per volontà di Gottfried Matthaes, appassionato di arte e tecnologia. Unico nel suo genere e unico esempio al mondo di museo dedicato all’importante tematica dell’accertamento dell’autenticità nell’arte, prevede diverse sezioni che affrontano un tema fondamentale dalla pittura su tela e su legno alla ceramica da scavo, dai mobili d’antiquariato all’ambra e all’avorio. Il percorso culmina nella sala degli arazzi dove è possibile ammirare tappeti ed arazzi di diversa fattura e provenienza. Tutte le sezioni sono corredate da test station, postazioni con microscopi e lenti d’ingrandimento per insegnare a riconoscere le caratteristiche di autenticità.
Prendendo le mosse da questa missione e considerando il valore dell’autenticità per far comprendere ai ragazzi l’importanza di preservare la loro immagine in Rete, Pepita Onlus e il Museo d’Arte e Scienza hanno unito le forze e le competenze per dar vita a un laboratorio altrettanto unico.
Da un lato la consapevolezza che ogni esperienza per lasciare il segno passa attraverso il contatto personale e diretto con l’opera d’arte: toccare un reperto, imparare a rispettarne la storia per riconoscerne il valore offre ai ragazzi l’opportunità di comprendere il senso del rispetto per un bene prezioso, sia esso un pezzo raro appartenente al passato o un pezzo unico del presente, come la propria persona.
Dall’altro i social network. La loro massiccia diffusione mette i ragazzi di fronte a scelte inderogabili che, talvolta, li allontana dalla realtà: la necessità di esserci, di apparire e di affermarsi sembrano aver ridisegnato le dimensioni della relazionalità; la domanda esistenziale “Chi sono?” per molti giovani viene sostituita da “Cosa posso produrre per affermarmi?”. In questo contesto virtuale diventa facile costruirsi identità e percorsi di vita artefatti.
Ecco quindi, in sintesi, come diventi necessario fa comprendere ai giovani l’importanza di recuperare la dimensione dell’autenticità – così come lo è per le opere d’arte – perché anche ognuno di loro è un’opera d’arte unica, insostituibile, da preservare e valorizzare.
Non è un caso che proprio qualche giorno fa il più grande sociologo dei nostri tempi, padre della definizione di “società liquida” abbia affermato in un’intervista rilasciata a Il Pais per i suoi 90 anni che “I rapporti umani sono diventati effimeri”. Prosegue poi “La questione dell’identità è stata trasformata in qualcosa a cui è stato dato un compito: è necessario creare la tua comunità. Ma non si crea una comunità, o ce l’hai o no; ciò che i social network possono creare è un sostituto. La differenza tra la comunità e la rete è che si appartiene alla comunità, ma la rete appartiene a voi. È possibile aggiungere amici e eliminarli, è possibile controllare le persone con cui siamo legati..”
La proposta del MAS (www.museoartescienza.com) in collaborazione con Pepita Onlus (www.pepita.it) vuole porre l’accento su un tema forte, di grande rilevanza per le giovani generazioni che non hanno vissuto il passaggio dall’analogico al digitale e non hanno gli strumenti per comprendere le conseguenza della rivoluzione a cui stiamo assistendo.
Il percorso, che ha come obiettivo la sensibilizzazione dei ragazzi sul tema della loro autenticità nella Rete come nella Vita, si struttura nelle seguenti attività:
- Visita al museo e laboratorio sulle tecniche per riconoscere l’autenticità delle opere d’arte (45-60 min)
- Laboratorio sull’identità della persona (90 min)
Il percorso prevede la possibilità di ospitare max 2 classi per ogni sessione a rotazione (mentre la classe 1 fa il laboratorio per l’autenticità la classe 2 fa il laboratorio sull’identità in rete).
Il fil rouge è rappresentato da un quiz che porta i ragazzi a mettere in gioco le competenze acquisite durante i due laboratori e la visita al museo e a vincere il diploma di “Opera d’arte autentica”.
I laboratori sono differenziati per età:
– 4° e 5° scuola primaria, maggiore attenzione all’autenticità del ragazzo;
– scuola secondaria di primo grado, autenticità in rete.
Tutte le info a:
MAS T. 0272022488 – info@museoartescienza.com
Pepita T. 0266980931 – info@pepita.it
Autore: Redazione Milano