“Stai attento!”
“Ma possibile che tu non stia mai attento?”
“Se tu stessi un po’ attento…”
Quante volte ci capita di pronunciare parole di rimprovero di questo tipo?
“Stai attento”: siamo certi che i nostri piccoli interlocutori capiscano esattamente cosa stiamo chiedendo loro? E poi, siamo sicuri che siano davvero sempre capaci di soddisfare tale richiesta?
Provate a fare questa domanda ad un bambino: “cosa significa, secondo te, stare attento?”. Vi renderete presto conto di come il concetto di attenzione venga spesso messo in relazione con la scuola (e tutto ciò che ha a che fare con essa: lezioni da ascoltare, verifiche da fare, materiale da studiare, compiti da eseguire…) e spesso, al rimprovero.
“Perché ti ha sgridato la maestra?” “Perché non ero attento”. Un classico!