Nei panni delle persone con disabilità

Quando si parla di disabilità è difficile comprendere fino in fondo quello che provano le persone diversamente abili.

E’ questo uno degli obiettivi dell’iniziativa Nei panni delle persone con disabilità, promossa dall’ Intergruppo ‘Vita, Famiglia ed Economia sociale’ del Consiglio regionale della Lombardia, in collaborazione con le associazioni Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) e Fand (Federazione tra le Associazioni affette da disabilità).

A calarsi ‘Nei panni delle persone con disabilità’ sono stati, tra gli altri, il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, il Consigliere Segretario Daniela Maroni, che è ideatrice e promotrice dell’iniziativa, l’Assessore alle Attività produttive, ricerca e innovazione Mario Melazzini, Carlo Borghetti, consigliere regionale e membro della Commissione Sanità al Pirellone, insieme a Franco Bomprezzi Presidente Ledha, Nicola Stilla Presidente regionale Fand.

Nei panni delle persone con disabilità

Nei panni delle persone con disabilità

Durante il breve percorso da Palazzo Pirelli verso la stazione Centrale, i consiglieri della Lombardia hanno potuto verificare direttamente che cosa significa avere a che fare con marciapiedi, grate, semafori, attraversamenti pedonali, accessi ai mezzi pubblici e tutti i piccoli e grandi ostacoli quotidiani che le persone con disabilità sono costrette ad affrontare. L’iniziativa, però, non ha soltanto una valenza culturale, mirata a capire e a far conoscere le problematiche riguardanti le barriere architettoniche delle nostre città. Essa vuole infatti rappresentare anche una presa di posizione forte, che possa determinare azioni concrete tese a promuovere e favorire politiche per un miglioramento delle città, a partire dal Piano d’Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità e dalle linee indicate nel Programma regionale di sviluppo.

Oggi c’è la necessità di un’integrazione dei diversi livelli dell’agire politico per garantire risposte efficaci e nel segno delle pari opportunità tra le persone e dare nuovo impulso a quanto già da noi promosso, come il Piano di azione regionale per le politiche in favore delle persone con disabilità approvato dalla Giunta nel 2010 o la più recente mozione approvata in Consiglio regionale a favore dell’abbattimento delle barriere. Non pensiamo di esaurire con questa iniziativa il nostro impegno per l’eliminazione di un macro-problema come quello delle barriere architettoniche, né limitarci a denunciare le criticità che incontreremo sul cammino. Vogliamo immedesimarci nella condizione delle persone con disabilità e provare la loro esperienza quotidiana per comprendere in maniera induttiva, grazie al loro aiuto e ai loro suggerimenti, quali piccoli interventi e quali possibili atti normativi possano essere opportuni e concreti per cominciare a migliorare quello che già c’è e pensare a quanto si può fare di nuovo.

 Raffaele Cattaneo, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia.

L’evento nasce da un’esperienza personale che, come mamma, mi vede vivere quotidianamente le difficoltà attraverso mio figlio Luca. L’obiettivo è far capire cosa significa vivere giorno per giorno, affrontando le barriere architettoniche che la città presenta. Per raggiungerlo, non faremo grandi cose, chiederemo quelle cose semplici ma così essenziali da annullare l’identità dell’essere umano se gli vengono negate.

 Daniela Maroni, Consigliere Segretario e promotrice dell’evento.

Con questo evento abbiamo voluto ribadire la necessità di costruire e rendere gli ambienti urbani non solo a misura di tutti, anche delle persone con disabilità, ma soprattutto fruibili. perché, lo ricordo, chiunque in un contesto ambientale sfavorevole, può essere persona con disabilità. Affinché si garantisca a tutti una condizione di uguaglianza e si possano esercitare le libertà fondamentali e i diritti umani, così come previsto già a livello normativo, è evidente che bisogna superare prima di tutto le barriere culturali. È necessario un cambiamento radicale di cui tutti dobbiamo e possiamo essere protagonisti, rompendo l’idea che la persona con disabilità rappresenti un costo invece che una eccezionale risorsa per la crescita della comunità. Noi in Regione Lombardia abbiamo già dimostrato di aver fatto nostre queste convinzioni presentando, nel dicembre 2010, il Piano d’Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità, da me proposta e fortemente sostenuta, che guarda anche all’importante appuntamento di Expo 2015. E poi ancora abbiamo inserito nel Programma regionale di sviluppo come priorità la necessità di una presa in carico integrata della persona, finalizzata alla ricomposizione della spesa sociale, sociosanitaria e sanitaria per la realizzazione del progetto di vita delle persone.

Mario Melazzini, Assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione

Autore: Marta Ferrari