La mediazione familiare per la gestione dei conflitti

La Mediazione Familiare è un percorso strutturato alla gestione costruttiva del conflitto che si fonda sull’autonomia delle parti che vi aderiscono volontariamnete e si svolge attraverso l’intervento di un terzo neutrale, imparziale e senza potere decisionale.

Per chiarire meglio la mia professione, vi racconto un caso che ho affrontato recentemente.

Sposi

Sono nel mio studio e, improvvisamente, sento suonare alla porta: è un Dottore che conosco da anni.

“Prego, Alessandro, si accomodi pure, che cosa è successo?”

”Dovete scusarmi il disturbo ma quando ieri vi ho visto uscire da studio, mi sono ricordato che mi avevate detto che potevate aiutarmi a riparlare con mia moglie. Da solo non ci riesco, dopo dieci anni è tornata, sta qui perché doveva incontrare sua sorella che si è trasferita dopo il suo matrimonio. Domani mattina riparte e poi chissà quanto dovrò aspettare…”

”Sicuramente –  dico perplessa – ma è tardi, e poi come facciamo ad incontrarla?”

“Ho pensato a tutto! Ho chiesto aiuto a mia figlia: è insieme alla madre e basta che le chiami al cellulare.”

Dopo pochi minuti dal viale di accesso sbuca Francesca, la sua ex moglie insieme alla loro figlia.

Un bel giorno Francesca ha deciso di andare via di casa, viste le innumerevoli storie clandestine di suo marito La bambina , in quei lunghi anni di silenzio, aveva fatto la staffetta tra i suoi genitori, portando all’uno le notizie dell’altro.

Francesca guarda il marito, ma Alessandro si ostina a fissare una crepa nel pavimento di mattoncini, respira appena, le mani stringono come morse i braccioli della sedia.

Lla figlia, per vincere la tensione insopportabile, inizia a giocare con il telefonino, si estranea, si immerge nel suo mondo di adolescente che, grazie alla moderna tecnologia, riesce ad esserci e a sparire contemporaneamente.

Dopo un certo imbarazzo iniziale, la coppia di genitori  riesce comunque a parlare della loro storia e lo fa rispettando i tempi, senza aggredirsi.

Noto che Alessandro non riesce mai ad alzare gli occhi da terra, così, alla fine del racconto, lo invito a farlo, a rivolgere lo sguardo verso sua moglie, ma lui si rifiuta, cambia espressione.

Dopo un lungo silenzio ci spiega il suo comportamento: la donna che è lì presente non è più sua, è oramai di un altro.

Questo colpo di scena anima ad un trattola stanza.

Francesca, con calma,  inizia a raccontare quanto è stato difficile per lei essere sola in una grande città, con un lavoro pesante ed una bambina da accudire e i conti da far quadrare.

Così, quando un suo amico è rimasto vedovo, farsi compagnia era diventata una cosa naturale, fino a decidere di vivere insieme spinti più che altro dalla impellente necessità di risparmiare sulle spese.

Quando termina la sua storia Francesca ha gli occhi lucidi, dice al marito di volergli ancora bene e di voler avere con lui dei rapporti sereni, da buoni amici, anche per la serenità della figlia adolescente.

Passa qualche settimana e un giorno, mentre ero nel mio studio sento bussare ed essendo rimasta sola mi alzo per andare ad aprire e sulla soglia c’è Francesca.

“Non volevo disturbare, mi scusi, ma ero di passaggio, sto andando dal medico al piano di sopra, ho solo sentito il bisogno di dirle che ieri Alessandro mi ha telefonato, in realtà mi ha detto che cercava la figlia ma non era vero, la chiama sempre sul cellulare per paura che a casa sia io a rispondere, abbiamo parlato di tante cose e mi ha detto che ha capito”.

Quella di Francesca e Alessandro è una storia molto comune che fa ben comprendere il ruolo che svolge il Mediatore Familiare nella gestione dei conflitti.

In questa rubrica affronterò vari tipi di conflitti ma, se avete delle proposte da farmi, potete inviarle a redazione@famiglieduepuntozero.it.

Autore: Claudia Diana, Mediatrice Familiare