Family Life

Un luogo per condividere: con un piccolo gesto aiutiamo i ragazzi a rinascere!

Non è stato facile guardarmi allo specchio e trovare una Sara che valeva, che poteva essere qualcuno aldilà delle droghe.

Mi ero illusa, mi ero maledettamente illusa di essere diventata importante. Voluta. Cercata.

Tutti mi cercavano perché ero quella più trasgressiva, quella che si mangiava più pasticche, quella che vendeva il fumo, mi sentivo la più giusta, mi sentivo di stare nel giusto. Finalmente mi ero costruita il mio personaggio e mi faceva stare bene. Poi anche fisicamente finalmente mi piacevo, tutte le mie paranoie sul mio aspetto fisico erano svanite, mi vedevo bella, ogni volta che mi mettevo davanti allo specchio stavo bene.

Questo mi dava ancora più forza. Conciliare però questa vita con gli impegni era praticamente impossibile, perché il mio unico pensiero era quello di come fare i soldi, di come organizzare i mie traffici e le serate in discoteca.

A scuola decisi di non andarci più, finito il terzo anno mi ritirai. A casa mi sentivo soffocare, ci stavo troppo stretta, così me ne andai.

Da quel giorno iniziai a vivere per strada, dormivo dove capitava. Ogni tanto dormivo da Maicol o Sharon, ma perlopiù stavo in giro. Ero distrutta, irriconoscibile. Non ce la facevo più. Uno zombie che vagava, ogni giorno rischiavo di morire. Di addormentarmi su qualche cartone e di non svegliarmi più. Se ci ripenso, in fondo lo speravo. Ma io ero giovanissima.

Una sera ho avuto paura, davvero paura. Per fortuna!!!! Non sentivo più niente. Eppure quella sera ho sentito la paura e quella mi ha salvata.

Quella volta ero sicura….dovevo risalire dal mio fondo.

Sara, una ragazza della Comunità di San Patrignano

Quando di si parla di dipendenze (qualsiasi dipendenza!) è difficile capire cosa spinge una persona a volersi così male da rischiare di morire.

Se poi “quella persona” è tuo figlio….l’inconprensione è assoluta e i sensi di colpa insopportabile.

Mi è capitato di parlare con i genitori dei ragazzi inseriti nella Comunità di recupero di San Patrignano e mi ha molto colpito l’incredulità e lo sgomento per non aver compreso i propri figli.

Ragazzi comunità

Forse non tutti sanno che dal 1978 ad oggi, la Comunità di San Patrignano ha ospitato oltre 25mila persone GRATUITAMENTE, offrendo loro una casa, assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, una solida formazione professionale, l’opportunità di cambiare vita e di rientrare a pieno titolo nella società.

UN LUOGO PER CONDIVIDERE

Il progetto “Un luogo per condividere” della Comunità di San Patrignano è stato pubblicato sul sito Terzo Valore di Banca Prossima (la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al non profit laico e religioso) per raccogliere le risorse finanziarie necessarie a finanziare l’intervento di ristrutturazione di un suo edificio destinato ad ospitare molti alloggi per i residenti.

Il progetto prevede la ristrutturazione di un edificio residenziale con capacità ricettiva di 24 stanze e 48 bagni per ospitare ragazzi in percorso. Un intervento che si rende necessario per ristrutturare l’attuale edificio, già adibito a struttura residenziale, ma vecchio e usurato, risalente agli anni della fondazione della comunità. Oltre alla ristrutturazione interna è previsto anche il rifacimento del tetto.

Terzo Valore è la piattaforma di Banca Prossima dedicata alle organizzazioni non profit, clienti della banca, che permette di presentare progetti di utilità sociale rivolgendosi ai cittadini per raccogliere le risorse finanziare necessarie alla realizzazione, nella forma del prestito e/o del dono.

Una parte del finanziamento del progetto, pari almeno al 33% dell’importo pubblicato, lo eroga Banca Prossima, mentre la restante quota è raccolta attraverso il prestito e/o la donazione di persone fisiche e giuridiche che intendono sostenere il progetto.

A tutela dei prestatori, in caso di necessità, Banca Prossima garantisce il capitale prestato.

Concretamente, da oggi 1° ottobre attraverso il sito www.terzovalore.com sarà possibile sostenere il progetto di San Patrignano, con modalità PrestoBene (un vero e proprio prestito, con la possibilità di scegliere il tasso di interesse tra zero e il livello massimo indicato dall’organizzazione che presenta il progetto) o Dono (un vero e proprio dono).

L’obiettivo attraverso questa attività di lending crowdfunding è raggiungere la raccolta di 150.000,00 €, necessario al completamento di un progetto di circa 750.000,00€

I finanziatori potranno costantemente verificare lo stato di realizzazione del progetto al quale hanno contribuito, attraverso la piattaforma Terzo Valore.

Autore: Marta Ferrari

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