Nell’era della pandemia Covid-19 sono tante le iniziative che, ancora una volta, hanno dimostrato quanto la solidarietà e il sostegno reciproco siano insiti nell’animo del popolo italiano.
Lo dimostrano le iniziative, nate quasi per caso, promosse da SOS Varese Aiuta, associazione fondata i primi giorni di marzo da alcuni imprenditori varesini che hanno prodotto e distribuito gratuitamente 50000 mascherine, 2500 camici, 2200 visiere protettive, 400 corpi capo/viso e 200 cuffie.
Tra i beneficiari dell’iniziativa vi è, per esempio, l’Associazione SOS Lambrate che, con forza di volontà e encomiabile impegno, ha gestito i mesi di emergenza sanitaria garantendo un presidio territoriale costante. A loro sono state consegnate le visiere protettive di “We Can Help”, realtà formata da decine di ragazzi che con le loro stampanti 3D hanno prodotto visiere per il personale sanitario impegnato in prima linea nella lotta all’epidemia che ha bloccato il mondo.
Questa è l’Italia che dimostra, ancora una volta, il proprio spirito solidale e l’aiuto al prossimo.
SOS VARESE AIUTA: L’INIZIATIVA SOLIDALE NATA PER RISPONDERE ALL’EMERGENZA COVID-19
SOS Varese aiuta è un’iniziativa solidale nata lo scorso marzo per rispondere all’appello di aiuto di ospedali e società civile in merito alla difficile reperibilità di strumenti ospedalieri di protezione per far fronte alla pandemia Covid-19.
PROTEGGIAMO CHI CI PROTEGGE! Questo il messaggio lanciato da Claudio Colombo, fondatore di SOS Varese aiuta, i primi giorni di marzo. Al suo invito hanno risposto in tantissimi tra cui imprenditori, volontari ma anche gente comune sposando con entusiasmo questa iniziativa solidale, ognuno secondo le proprie possibilità e competenze.
“SOS Varese aiuta nasce il giorno del compleanno di mia figlia che, a seguito di diverse telefonate ricevute dai medici dell’Ospedale di Varese in cerca disperata di mascherine, ha deciso di convertire il suo regalo di compleanno in una donazione di mascherine per chi ne avesse bisogno. La difficile reperibilità delle mascherine mi ha fatto venire in mente la possibilità di produrre mascherine protettive e di coinvolgere tutti i miei contatti in questa avventura. Da quel momento è nata l’idea, è bastato un messaggio audio per formare una squadra di imprenditori e volontari, tutti uniti per un unico obiettivo, aiutare chi ci aiuta! Oggi sono più di 150 i volontari che ci stanno aiutando nella produzione di mascherine, camici e visiere protettive che vengono donate alle persone più bisognose ed alle categorie più a rischio.” afferma Claudio Colombo, fondatore di SOS Varese aiuta
“Appena ho ricevuto l’audio di Claudio, nonostante ancora non lo conoscessi, ho risposto “presente”. Ci sono momenti inspiegabili nei quali la parola aiuto si fonde con la parola amore e diventano un tutt’uno. In quel momento ho sentito la forza per aiutare chi ha bisogno e capisci che il tuo tempo non è più soltanto tuo, ma è il tempo di tutti” afferma Roberta Lupo, coordinatrice dei volontari di SOS Varese aiuta.
Oggi lo stesso format e gli stessi materiali, sotto il logo SOS VARESE AIUTA sono arrivati a Milano, Como, Brescia, Cuneo, Sassari, Lucca, Grosseto, Siena, Imperia, Torino, Bergamo, Novara, Alessandria, Genova, Napoli, Caserta, Foggia varcando anche i confini nazionali per approdare in Spagna, Austria, Svizzera, Regno Unito e Belgio.
“Sono entrato in questo progetto con la voglia di aiutare gli altri. Ho realizzato il primo prototipo a inizio marzo e in poche settimane abbiamo realizzato migliaia di dispositivi, che poi abbiamo donato in Italia e all’estero. Un’avventura dalla quale ho ricevuto molto di più di quello che ho dato” afferma Marco Gennaro, Responsabile logistica e produzione SOS Varese aiuta
L’Associazione SOS Varese aiuta guarda già al futuro. Alla già numerosa rete di volontari e aziende che fanno parte della rete solidale nata in questi mesi, si potranno aggiungere nuove realtà del terzo settore alle quali verrà offerto supporto finanziario e operativo per l’implementazione di nuovi progetti solidali a sostegno di chi ne ha bisogno.
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Autore: Alexandro Fiumara