In certe occasioni è difficile trovare le parole giuste per esprimere grandi emozioni.. e questa è una di quelle 🙂
Forse perchè ho seguito questa incomprensibile vicenda fin dall’inizio; forse perchè per me il tema dell’adozione è un argomento che mi ricorda quando ero piccola e alla mia famiglia, il Tribunale di Varese, affidava bambini per brevi o lunghi periodi; forse, più semplicemente, perchè vedere una mamma e un papà che abbracciano il proprio figlio, atteso da mesi, è qualcosa che non può lasciare indifferenti.
In quell’abbraccio è racchiusa l’essenza dell’essere genitori: l’attesa, la paura, i timori e infine… la grande gioia.
Poco prima di partire per l’Italia, il Presidente dell’associazione Enzo B, Cristina Nespoli, ha scritto questo breve pensiero:
Oggi abbiamo posto solo per la felicità. Riportiamo i nostri bimbi adottati alle loro famiglie che li aspettano da così tanto tempo, torniamo a casa anche noi.
E torna anche la mia collega Elisa che ha condiviso quattro mesi della sua vita con questi bimbi. Torno anche io con il cuore un pochino più leggero.
Non si salva il mondo ma certo è una bella sensazione. E io sono ancora più felice perché oggi è anche nata la figlia della mia collega Irene.
Ci sono voluti sette mesi ma grazie al lavoro costante del Ministero Affari Esteri in collaborazione con la Commissione Adozioni Internazionali saremo finalmente a casa.
E noi di FamilyLife siamo riusciti ad antervistarla:
Care famiglie adottive,
Il fine dell’attività di ENZO B è la creazione di condizioni favorevoli per la tutela della salute, degli affetti, dell’istruzione per i bambini e gli adolescenti, in situazione di abbandono o di disagio sociale e psicofisico.
Nel 2004 ha voluto estendere il proprio impegno anche verso i bambini che, nel mondo, versano in condizioni di abbandono.
Lo scopo di ENZO B è di dare una famiglia a un bambino che ne è privo. Nel farlo, scoraggia ogni tipo di “scelta” basata su parametri diversi dalla reale necessità del bambino di crescere nell’ambiente a lui più consono. Nei confronti delle coppie che decidono di conferirle l’incarico, s’impegna ad assicurare un rapporto diretto, costante, personalizzato, leale e trasparente.
Per informazioni: http://www.enzob.org/
Autori: Marta Ferrari