Che fatica questa scuola!

In tutta Italia e in tutto il mondo sono moltissime le famiglie che si trovano ad affrontare, prima o poi,  situazioni che riguardano problemi scolastici dei propri figli. Periodi in cui il proprio figlio o la propria figlia sembra più svogliato/a del solito, non riesce a concentrarsi e a studiare, porta a casa voti non pienamente sufficienti.

IMG_0218Se in molti casi si tratta di difficoltà transitorie, che non richiedono particolare attenzione e vengono superate senza troppi sforzi, in altri casi (come vedremo, in molti più casi di quanti si possa immaginare), le difficoltà sono presenti da molto tempo, magari dall’inizio del percorso scolastico, oppure sono particolarmente faticose da superare, tanto da provocare, in alcune situazioni, una seria carenza nelle capacità di apprendere nel bambino o nel ragazzo.

 

Ascolta l’intervista realizzata dalla nostra speaker Marta Ferrari alla Dott.ssa Matilde Taddei

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Pronti per un nuovo anno scolastico?

Sinceramente? No!

Sarà perchè l’estate a Milano non è mai arrivata.

Sarà perchè sono tre mesi che ci siamo trasferiti in campagna dai miei genitori e stiamo benissimo.

Sarà perchè i compiti delle vacanze sono ancora da finire (aiuto!!!).

Sarà perchè la sveglia alle 6.45 mi mette l’ansia!

I motivi per far durare l’estate altri tre mesi sono infiniti ma la realtà è che il 15 settembre si ricomincia con cartelle, interrogazioni, attività extrascolastiche, riunioni e colloqui con gli insegnanti.

Voglio tornare al mare!

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Compiti delle vacanze: a scuola anche d’estate!

Poteva mancare, in un blog sulla famiglia, una voce dalla scuola?

Probabilmente no, quindi eccomi qui.

Cristian AdobatiMi chiamo Cristian e sono un insegnante di scuola primaria. Un maestro? Diciamo così, un maestro. Almeno ci provo. Sono il maestro della 3°, ormai 4°A. Non farò nessun riferimento esplicito alla mia scuola e ai miei bimbi, ma ovviamente saranno loro la mia fonte di ispirazione (e di disperazione!). Userò questo spazio per dire la mia su alcuni temi che riguardano la scuola, o meglio, la mia esperienza nella scuola. Temi generali ma un approccio e risposte del tutto personali; un punto di vista che non pretende di dare suggerimenti o indicazioni, ma solo spunti per affrontare in modo piacevole, leggero e, perché no, divertente, alcuni temi che stanno a cuore (e che fanno spesso scaldare gli animi) di genitori ed insegnanti. Pronti? Io sì, pronto ed emozionato. “Io, speriamo che me la cavo!”

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Giugno: periodo di recite

Eccoli, sono lì, sul palco, coperti dal sipario. Ogni tanto qualche testolina cuorisa si affaccia per cercare il proprio genitore e la maestra, scoperto il furfantello, lo riprende.

Il genitore, fremente in platea, rovista nervosamente nella borsa, saltella sul posto (quasi fosse seduto sopra i carboni ardenti!), chiacchiera con il vicino, cerca visi conosciuti tra il pubblico e rimbrotta l’altro genitore.

Musical Pinocchio“Hai preso la macchina fotografica?”

“No”

“COME ‘NO’?!”

“Tanto abbiamo entrambi il cellulare! Tu fai le foto e io il video!”

“Ma le foto non vengono bene con il cellulare!”

“Ma c’è la fotografa che gira e fa le foto a tutti! Stiamo calmi!”

 

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Al suono della campanella… NON APRITE QUELLA CHAT!

Tutti voi genitori lo sapete e ne siete felici: in ogni classe c’è una rappresentante che, poverina, si è sobbarcata l’onere di lavorare affinchè le informazioni dalle maestre passino ai genitori e i soldi dai genitori alle maestre.

Oltre alla sua normale e naturale routine, ha scelto – più o meno – cosapevolmente di aggiunge sulle sue spalle pure le fatiche dell’essere rappresentante della classe di suo figlio. Normalmente è abbastanza frenetica, ce l’ha con tutte le mamme e con le maestre, le une perchè sono sempre incontentabili, la tartassano di messaggi, non pagano mai tutte nei tempi richiesti e si sfogano tutte con lei quasi fosse il muro del pianto, le altre perchè le danno mille incarichi, parlano continuamente male dei singoli genitori e e si lamentano con lei quando questi non fanno ciò che dovrebbero (come se poi lei potesse, schioccando le dita, risolvere tutti i problemi!).

Ebbene, tutti sbagliano, anche coloro che ci sono necessari e sopportano l’insopportabile. Così anche la rappresentante, ogni tanto, commette un errore. E così fu…

al suono della campanella non aprite quella chat

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