Nuove attività didattiche gratuite per famiglie e bambini alla scoperta di Giorgio de Chirico!

Proseguono con successo, fino al 15 marzo 2015, le attività didattiche gratuite rivolte a tutte le famiglie con bambini dai 5 agli 11 anni alla scoperta della mostra “Giorgio de Chirico e l’oggetto misterioso” in corso al Serrone della Villa Reale di Monza.
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Un’ottima occasione per trascorrere insieme una giornata all’insegna dell’arte e per consentire anche ai più piccoli di scoprire e comprendere l’arte del Maestro metafisico attraverso attività creative e stimolanti.  

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Alice nel paese delle meraviglie a Capalbio: il giardino dei Tarocchi

“Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” comincia così: Alice è in un parco quando un coniglio attira la sua attenzione, lo insegue tra gli alberi che si fanno sempre più fitti, il roditore si infila in un buco e Alice dopo di lui… ed eccola là, in un posto assurdo, popolato da inquietanti gattoni, uomini-uovo, cappellai matti, fiori antropomorfi, una grassa regina irascibile ed il suo esercito di carte. Bhè, sappiate che il paese delle meraviglie esiste e si trova vicino a Capalbio, nel cuore della Maremma.

E’ il giardino dei Tarocchi, la macroscopica opera esoterica dell’artista franco-americana Niki de Saint Phalle.giardino dei tarocchi giorgia borrello 1

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Impara l’Arte: una rubrica ideata e curata da mamma e figlio

La prima volta insieme é stata alla mostra di Andy Warhol. Noi eravamo giovani genitori, di quelli che “perché cambiare le mie abitudine solo perché ho un figlio? vado a vedere le mostre con lui!”

Purtroppo, “lui”, Ludovico, il nostro adorato primogenito, non la pensava come noi….ed é stato piuttosto chiaro ed evidente fin dal primo istante nel museo che ce l’avrebbe fatta pagare cara: un’esperienza a dir poco disastrosa, fatta di ululati, passeggini ingombranti,  bisognino degno di un esorcismo e conseguente cambio di pannolino acrobatico. Non ci siamo dati per vinti, almeno non subito: abbiamo tentato con Niki de Saint Phalle, Francis Bacon, Picasso, Monet…

E poi un giorno, fuori dall’ennesimo museo, ci siamo guardati negli occhi, con i capelli arruffati, i respiri affannati, un bambino disperato tra le braccia, e ci siamo detti basta. Mai più.

giorgia borrello - arteNon vi ho raccontato una cosa importante di me, gestisco una galleria d’arte contemporanea, e quindi questa avversione di Ludovico per l’arte era praticamente un affronto personale, uno schiaffo morale.

La profezia del calzolaio con le scarpe rotte si stava avverando. Ma questa è una storia di speranza cari amici, e infatti il mio pargolo, con il tempo, a dispetto della sua avversione per i musei, ha cominciato a manifestare un interesse sempre più vivo per i libri illustrati e ha iniziato a disegnare.

È chiaro, sono di parte, ma devo dire che Ludovico ha mostrato subito una notevole inclinazione all’arte figurativa e quindi, piacevolmente affascinata dalla sua sensibilità e dai risultati estetici dei suoi lavori, con gli insegnamenti del sommo Munari da una parte e della divina Montessori dall’altra, ho pensato bene di avviare nella mia galleria un progetto di alfabetizzazione infantile all’arte in cui i docenti fossero artisti ogni volta diversi.

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