Al suono della campanella

Vi è mai capitato di trovarvi a far parte di una scena talmente assurda da dirvi: “Non è possibile! Ma nemmeno in un film potrebbe succedere questa cosa!”? Ecco, a me ultimamente succede spesso e purtroppo o per fortuna, sta accadendo sempre di più a scuola di mia figlia. Sì, perchè se ci pensate il mondo della scuola non è altro che un interessante universo parallelo dove soggetti provenienti da diversi mondi si incontrano e si scontrano, a volte pacificamente, altre volte con estrema crudeltà. E i bambini? Loro, poveretti, sono spesso oggetto inconsapevole di queste piccole-grandi guerre intestine che vedono avanzare sul campo di battaglia niente meno che le loro mamme, le maestre, le bidelle, i nonni, le bidelle e, qualche volta, anche i loro papà.

Da mamma vivo giorno dopo giorno questi piccoli-grandi conflitti e ve li voglio raccontare in modo ironico, in modo da rendervi partecipi della mia quotidianità, sicura che alcuni di voi ci si ritroveranno alla perfezione.

al suono della campanella

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Amo il Natale perchè…

Sono affetta da quella malattia che è la “Natalite”. Ne sono affetta in forma acuta. Amo tutto del Natale, dall’atmosfera di amore e pace ai colori, dai canti alle decorazioni… tutto!

Faccio parte di quel gruppo di persone (che ogni anno aumenta) che addobba casa appena finito Halloween. Il primo finesettimana di novembre mia figlia, il mio compagno ed io andiamo in cantina, prendiamo gli scatoloni e ne apriamo il contenuto sotto le note di tutte quelle deliziose musichette natalizie. Ogni anno ci inventiamo qualcosa di nuovo, compriamo qualche addobbo nuovo ai mercatini o semplicemente lo creiamo insieme in qualche pomeriggio piovoso e rendiamo casa ogni anno differente.

Natale

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Halloween: idee per allestire e ricette per riciclare la zucca

Da mamma e da party planner non potevo non fare un articolo su questa festività ma prima di parlare su come decorare la propria casa e riciclare tutta quella ottima polpa di zucca, vorrei fare una piccola intro su questa giornata, essendo “nuova” per noi italiani ed essendo anche molto discussa.

Iniziamo prima di tutto a parlare di cosa è Halloween, brevi nozioni base per comprenderla meglio: Halloween (che tradotto è “notte prima di Ognissanti” All Hallows Eve) è una festività di origine celtica il cui vero nome era Samahin. Si festeggiava la fine dell’estate e quindi, con il 1 novembre, l’inizio dell’inverno e, inoltre, si considerava la notte del 31 ottobre una notte speciale, dove il mondo fisico e quello degli spiriti interagiscono. In queste poche righe già si intuisce che ci sono delle credenze sbagliate che girano su Halloween: non è di origine americana e con la venerazione del demonio non ha nulla a che fare.

zucca

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Come scegliere l’animatore per la nostra festa

I lettori del centro-nord conoscono benissimo la figura dell’animatore per le feste mentre molti di quelli del sud ne sono più a digiuno. Quindi mi sembra giusto fare una piccola intro su chi è questo strano animale mitologico metà uomo metà clown-mago-mascotte.

tiro alla funeL’animatore è quell’aiuto -a volte indispensabile- a cui l’organizzatore della festa ricorre per catturare l’attenzione dei bambini presenti. Egli (o ella) ricorre ai trucchi più disparati per coinvolgere i pargoli: fa sculture di palloncini, li trucca, li intrattiene con spettacoli di magia e/o di burattini, organizza giochi a squadre e sopporta i nostri delizioni figlioli quando, travestito (o travestita) da Peppa Pig, gli tirano calci o cercano di strappargli il costume. Molti lettori del sud non ne conoscono ancora le meravigliose gesta eroiche perchè in alcune regioni le feste sono ancora “vecchio stile” che, tradotto, significa “i bambini sono bambini e quindi giocano tra di loro” il che, se è vero in linea teorica, non lo è del tutto in quella pratica… e vi spiego perchè.

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La scuola non mi piace – parola di mamma

I tagli, la crisi, la società, il tempo, il pincopallino… di chiunque sia la colpa, la scuola italiana non funziona, a mio modesto parere.

ABBASSO LA SQUOLA

Molte delle regole e delle consuetudini che ancora sono in vigore (e che alcuni genitori imperterriti continuano pure a difendere) avevano ragione di esistere 50 anni fa, ma ora, dovrebbero essere totalmente cambiate (sempre a mio modestissimo parere).

Un esempio? Esagero, ve ne faccio 10.

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Il valore dello sport nell’educazione dei ragazzi

Praticare uno sport non solo fa bene ( benissimo!) a livello fisico ma aiuta il bambino ad apprendere valori come l’amicizia, la solidarietà, il lavoro di squadra e la capacità di risolvere piccoli e grandi problemi.
 Da quando mio figlio frequenta la scuola calcio è cresciuto in modo esponenziale ed è riuscito a raggiungere un grado di autonomia impensabile solo qualche mese fa.
Inoltre è riconosciuto che lo sport è un linguaggio universale che riesce ad unire i giovani superando differenze culturali, religiose, sociali e linguistiche.
Recentemente ho letto una frase molto bella:
Se c’è un pallone… ci sarà sempre qualcuno che vuole giocare a calcio.
Al pallone non importa se sei grande o piccolo, qual è la tua religione o
come è fatta la tua famiglia.
Non gli interessa qual è il colore della tua pelle nè da dove vieni.
Non gli importa nemmeno se sei bravo o no a giocare a calcio …

 

Quanto è vero 🙂
Abbiamo chiesto agli allenatori del Centro Schuster e di  Sport senza Frontiere Onlus un loro commento a riguardo.

Rimedi naturali ed efficaci contro le odiose zanzare!

Quest’anno, ahimè, l’estate tarda ad arrivare… ma “loro” no! Puntuali come le tasse, noncuranti del freddo e della pioggia nemmeno fosse novembre, “loro”, le zanzare sono arrivate, come tutti gli anni, pronte a tormentare i nostri sonni col loro ronzare e col terribile prurito delle punture.

In commercio ci sono tantissimi efficaci prodotti ma la maggior parte dei comuni anti zanzare contengono DEET, una sostanza insetto-repellente molto efficace ma da usare con prudenza soprattutto sui bambini, tanto che in alcune nazioni come il Canada il Ministero della Salute ne ha proibito l’utilizzo sui bambini sotto i 6 mesi.

Quindi come difendersi dalle zanzare e tornare a dormire sonni tranquilli?

Tramonto

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Alla scoperta dei parchi inclusivi

Settimana scorsa abbiamo ricevuto in redazione un messaggio di due mamme romagnole:

Ciao Family Life!

Siamo due mamme della Romagna e stiamo cercando di realizzare un piccolo sogno per i bambini della nostra zona. Vorremmo che a Santarcangelo di Romagna fossero installati nel parco centrale alcuni giochi accessibili per permettere a tutti bambini il gioco e il divertimento di cui hanno diritto. Purtroppo nella nostra zona non esistono parchi con giochi accessibili a bambini con disabilità. Abbiamo creato una pagina facebook per far conoscere a tutti la realtà del parco inclusivo: in alcune città esistono già parchi in cui tutti i bambini possono giocare insieme come ad esempio “Giochiamo tutti” a Formentano, (Milano), il Parco Giochi “LIBERI TUTTI” a Lissone, l’area giochi Mandraccio presso il Porto Antico di Genova e a Jesolo dove hanno realizzato un parco inclusivo: “Stessi Giochi Stessi Sorrisi”.

Oltre a voler ottenere qualche parco nella nostra bella Romagna vorremmo sensibilizzare le persone, far sapere a tutti che esistono piccoli accorgimenti per rendere un parco accessibile anche ai bambini che usano la carrozzina o ai non vedenti e soprattutto che esistono giochi che possono essere usati da tutti i bambini.

Perchè non scegliere questi giochi al posto di quelli classici?

Grazie! Claudia e Raffaella.

Il tema dell’inclusione dei bambini diversamente abili è davvero molto importante e dovrebbe essere una delle priorità quando si progettano le aree gioco.

All’interno del  nostro programma radio Family Life abbiamo approfondito questa tematica con Claudia Protti, promotrice del blog Parchi per Tutti e della pagina Facebook Parchi accessibili per tutti i bambini

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Frida Kahlo vista con gli occhi di un bambino

Inauguro la mia rubrica sperimentale madre/figlio con la recensione di una delle super mostre del 2014, Frida Kahlo alle scuderie del Quirinale.

La mostra fa parte di un progetto dei comuni di Roma e di Genova, dedicato all’artista messicana e diviso per l’appunto in due tappe: la prima – romana, visitabile fino al 31 agosto – che indaga l’opera di Frida in relazione agli artisti e ai movimenti che sono stati di riferimento per lei; la seconda – genovese, che inaugurerà il 20 settembre al palazzo Ducale- si concentrerà sulla sfera privata dell’artista e sul suo tormentato rapporto con Diego Rivera, l’amore della sua vita.
L’opera di Frida Kahlo, devo dire, non è facile da mostrare ad un bambino perché bisogna riuscire a spiegare la convivenza con la malattia, i dolori cronici, la depressione, la passione, la mancata maternità, il tradimento.
Ludovico disegna dal vivo un autoritratto di Frida

10 idee per feste semplici da realizzare

Si avvicinano i compleanni e alcuni genitori cadono in una sorta di trans. I soldi sono pochi e i bambini vogliono festeggiare con i loro amichetti. Ma anche il genitore vorrebbe festeggiare al meglio il proprio pargolo… ma come?

palloncini party

Ecco 10 idee che potrebbero esservi di aiuto!

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