Internet e pericoli della rete: io voglio essere #Inattaccabile

Sempre più spesso leggiamo sui giornali espisodi di sexting e cyberbullismo che vedono protagonisti ragazzi anche di 11-12 anni.

Mio figlio grande è entrato da qualche mese nella fase “SONO GRANDE! LASCIAMI LA MIA LIBERTA’!”.

Libertà? Fosse per me lo terrei sempre con me:-)

Consapevole che questo non è possibile, sono alla ricerca di strumenti validi per avviare un processo di indipendenza.

Il primo ingrediente necessario è la FIDUCIA.

Dobbiamo avere fiducia dei nostri figli ma, soprattutto, dobbiamo renderli consapevoli che internet è una grossa opportunità che va saputa gestire.

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Settimana scorsa ho partecipato ad un incontro promosso da Kaspersky Lab, leader mondiale nella sicurezza online, nel quale hanno presentato i dati di una loro ricerca che ha evidenziato come, molto spesso, i genitori non comprendono le minacce che i propri bambini incontrano online.

UN BAMBINO SU 3 NASCONDE COMPORTAMENTI RISCHIOSI ONLINE AI PROPRI GENITORI

Più il bambino è grande, più ‘cose’ nasconde. All’età di 8-10 anni, solo un quarto (25%) dei bambini non informa i genitori di incidenti capitati su Internet, ma il numero aumenta al 45% per i teenager tra i 14 e i 16 anni. Molti genitori di bambini “taciturni” rimangono all’oscuro di quello che i propri figli fanno online. Più le attività sono pericolose, meno è probabile che i genitori ne vengano a conoscenza. Nel 100% dei casi in cui i ragazzi hanno nascosto attività come visitare siti non adatti, scaricare app o materiali illegali così come inviare o guardare video e foto inappropriati, i genitori non ne sono mai venuti a conoscenza. Inoltre, quasi tre adolescenti su quattro hanno nascosto ai propri genitori di essere entrati in contatto con persone inappropriate attraverso i social media.

“Le cure e la guida dei genitori non devono solo limitarsi al mondo reale perché oggi gran parte della vita dei bambini viene trascorsa online”, ha aggiunto Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab. “Quando i genitori non sono presenti, possono proteggere i propri figli con soluzioni specifiche di parental control. Questi programmi non servono solo da scudo per i bambini contro siti pericolosi, app su computer fissi e dispositivi mobile, ma anche a rendere i genitori consapevoli dei rischi a cui i bambini vanno incontro. Questo serve come opportunità per avere con i propri figli una conversazione più focalizzata sulle minacce online”.   

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DI COSA HANNO PAURA GENITORI E FIGLI?

Le minacce più comuni affrontate dai bambini, secondo quanto affermato direttamente da loro, sono in primo luogo le infezioni da virus (6%) seguite da divulgazione di informazioni private (5%), acquisti involontari di prodotti o abbonamenti (5%), pornografia (5%) e scene di violenza (3,4%). Per i genitori, invece, la maggiore minaccia che i loro figli incontrano su internet è la pornografia (10%) seguita da contenuti politici non piacevoli (6%), acquisti accidentali di prodotti o abbonamenti (6%), scene di violenza (6%) e molestie sessuali (4%).

Il numero di minacce che i bambini affrontano online dipende in gran parte da dove vivono e quanto spesso usano Internet. In media, il 37% dei bambini ha incontrato contenuti indesiderati o ha avuto incidenti su Internet, mentre negli Stati Uniti e in Russia questa percentuale è rispettivamente del 52% e 56%. È inoltre interessante notare che la maggior parte dei bambini (due terzi) ha paura delle minacce online quanto di quelle della vita reale, o anche di più.

“Per aiutare i propri figli ad affrontare le numerose informazioni indesiderate o le esperienze traumatiche che si celano in Internet, i genitori dovrebbero parlare loro più spesso, insegnargli a proteggersi online, aiutarli a distinguere i siti autentici da quelli falsi e spiegar loro come comportarsi in caso di incidenti. Tuttavia, considerando che quasi metà dei bambini non racconta ai propri genitori gli incidenti che avvengono online, una soluzione tecnologica diventa una parte essenziale di questa comunicazione. Un programma di Parental Control installato sul dispositivo del bambino informa rapidamente i genitori se il figlio visita un sito dal contenuto inappropriato, permettendo loro di evitare eventuali traumi psicologici”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab.

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E ALLORA COSA FARE?

Bella domanda!

Sicuramente rimanere informati e vigili, creare un dialogo sincero con i nostri figli e utilizzare strumenti di parental control sui dispositivi accessibili ai minori.

Sul sito della Polizia Postale, organismo preposto per il controllo della rete,  ho trovato queste 11 regole per noi genitori

1- Il tablet, lo smarphone o il computer vanno condivisi; cercate di usarli insieme ai vostri figli. Ricordate che non sono dei giocattoli;

2- Molte chat o social network richiedono un’età minima (13 o 18 anni): non consentite ai vostri figli che si iscrivano magari falsificando la loro età. Rimanete accanto a loro quando creano profili e suggerite di non pubblicare dati personali (nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nomi degli amici), che potrebbero essere utilizzati da adulti malintenzionati o da potenziali pedofili;

3- Spiegate ai vostri figli che è illegale creare dei profili sui social network con nomi di altre persone: è un furto di identità!;

4- Controllate quello che fanno i vostri figli quando sono collegati e quali sono i loro interessi, spiegando loro l’importanza di non pubblicare foto o video personali che li ritraggono. Non dimenticate mai che la Rete riduce fortemente le inibizioni, quindi ricordate loro che le immagini o i video condivisi on line potrebbero non essere più cancellati;

5- Consigliate ai vostri figli di non rispondere quando ricevono messaggi su WhatsApp o su Facebook o attraverso altre chat, sconvenienti od offensivi e, allo stesso tempo, invitateli a non usare un linguaggio inappropriato;

6- Chiedete loro di leggere insieme i messaggi ricevuti. Comportarsi correttamente permette di evitare provvedimenti legali a loro e a vostro carico. Le leggi del mondo reale valgono anche su internet;

7- Stabilite quanto tempo i vostri figli possono trascorrere su internet; soprattutto, non considerate il computer un surrogato della TV. Il tablet o lo smartphone vanno spenti quando si mangia, si parla con gli altri o si dorme. Un uso eccessivo e smisurato o essere sempre connessi potrebbe causare ai vostri figli una forma grave di dipendenza;

8- Controllate periodicamente il contenuto del dispositivo (tablet, smatphone, pc) usato dai vostri figli, verificando la “cronologia” dei siti web visitati;

9- Esistono particolari software, facilmente reperibili su internet, che impediscono l’accesso, mediante appositi filtri, a siti non desiderati (violenti o pedopornografici, per esempio). Così come è importante utilizzare antivirus sempre aggiornati!

10- Spiegate ai vostri figli che può essere pericoloso compilare moduli on line o effettuare registrazioni su siti web sconosciuti. Dite loro di farlo solo dopo avervi consultato. Aiutateli a proteggere i loro account utilizzando password complesse (composti da lettere, maiuscole e minuscole, numeri, segni di interpunzione);

11- Non consentite ai vostri figli di usare la vostra carta di credito senza il vostro permesso o di comprare oggetti on line. Non consentite loro di scaricare programmi o video o musica in violazione del diritto d’autore

Per ulteriori consigli utili per proteggere i bambini su Internet, visitate il sito kids.kaspersky.com.

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