“Non esistono ragazzi cattivi”: storie difficili – storie di successo

“Non esistono ragazzi cattivi” è il titolo scelto per un interessante convegno che si è svolto lo scorso 1° dicembre 2014 a Milano , presso la sede della Regione Lombardia.

WP_20141201_10_45_42_ProDi fronte a più di cento ragazzi provenienti da tutte le scuole della Regione, altri ragazzi, che hanno già vissuto la paura, la delinquenza, la sofferenza e l’abbandono, si sono “messi in gioco” raccontando le loro storie e provocando grandi emozioni e riflessioni.

Ascolta la testimonianza di Jaisy, ragazzo di origine colombiana ma con accento bresciano, che ama essere definito “figlio della strada”. Un’adolescenza passata tra risse, botte e furti. Poi l’incontro con il cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, Don Claudio Burgio,  e il cambiamento lento e difficile, maturato e sofferto. Ora è un ragazzo che sogna la normalità, un lavoro, una casa, una famiglia .

I veri protagonisti della mattinata sono stati i ragazzi di Kayros, la Comunità di Don Claudio Burgio, che attraverso un lavoro quotidiano all’interno del carcere li accompagna nel percorso di reinserimento, aiutandoli a trovare una vera identità.

Ascolta l’intervento di Don Claudio Burgio

Presenti all’incontro anche la Comunità di accoglienza di Como, “La Cometa”, diretta da Alessandro Mele; la Comunità dei Padri Somaschi di Como e di Lecco gestite da Saverio Meroni e da Carlo Alberto Caiani.

“Dobbiamo ascoltare il disagio e interpretarlo, perché i giovani non possono essere lasciati al loro destino. – commenta il Consigliere Segretario Daniela Maroni,  ideatrice e organizzatrice dell’iniziativa – Quando i bambini appaiono agitati e vivaci, ma anche introversi e taciturni, non dobbiamo marchiarli con aggettivi impropri, loro sono bambini a cui insegnare che la rabbia può essere controllata, combattuta e vinta. Di contro i “musoni” devono combattere la loro insicurezza. Solo grazie ad azioni messe a segno e condotte con forza si potrà intraprendere un cammino, quel cammino che ci porta a sottolineare che non esistono ragazzi cattivi.”

Ascolta l’intervento del Consigliere Segretario Daniela Maroni

 

4 risposte a ““Non esistono ragazzi cattivi”: storie difficili – storie di successo

  1. Buonasera.
    Non esistono ragazzi cattivi ? andatelo a chiedere a quei genitori che hanno perso un figlio, solo perchè sulla loro strada, hanno incrociato dei ragazzi che, per il solo gusto di divertirsi, li hanno massacrati di botte. Un ventenne che colpisce con un pugno alla tempia, un ragazzo di tredici anni è senza dubbio da considerarsi un gentiluomo. Se questa non è cattiveria, dimetivi voi cos’è ? il problema che ormai è diventato una regola è che si parla sempre di chi commette un reato e inesorabilmente, ci si dimentica di chi soccombe. E spesso, andando incontro alla morte. Chi tutela questa gente è loro complice. Vorrei, farvi parlare con una ragazza che ha subito uno stupro di gruppo. Al padre, la ragazza ha detto testuali parole : “Durante lo stupro, la cattiveria di quei ragazzi, gli si leggeva in faccia”. Sono d’accordo che i ragazzi non devano essere lasciati al loro destino ma, questo non è certo un buon motivo per diventare dei delinquenti. Quando arrechi un danno fisico a un altra persona, c’è sempre una dose di cattiveria, altrimenti non riusciresti a portare a termine, la tua sciagurata azione. Personalmente, ritengo valida una sola regola. Quello che fai a gli altri, deve essere fatto a te. I buonisti e benpensanti, hanno portato questo paese alla rovina e si premia chi delinque. Questo paese è ormai, terra di nessuno e i ragazzi cattivi, non esistono. Mi dispiace che esistano personaggi che non conoscono il significato di, educazione e rispetto per il prossimo. Occhio per occhio…… Tutto il resto sono parole al vento.
    Cordialmente.

  2. @Marco : Ho letto con attenzione quello che hai scritto e la sospensione del giudizio in virtù di una nuova vita è sempre difficile.
    Io penso che il lavoro di Don Claudio sia mooooolto difficile ma credo sia possibile che un ragazzo perso si possa ritrovare.
    Lo spero…

  3. Buonasera.
    @ Marta.
    Sono d’accordo con lei, quando afferma che un ragazzo difficile, si possa ritrovare. Ma dietro quel ragazzo, c’è sempre un innocente che, ne paga le conseguenze. E questo non è giusto. Mi meraviglio, lei è una donna e da donna, si dovrebbe rendere conto di come, le violenze verso “il sesso debole” sia in costante aumento. Femminicidi, violenze sessuali e stupri, sono ormai diventati una regola. Vogliamo continuare cosi ? ok ! se a un certo numero di persone e a una certa parte politica, va bene così, nessun problema. Personalmente, stò dall’altra parte della barricata. Sono un uomo di 56 anni, padre di una figlia di 26 e un bimbo di 9. Chiunque e sottolineo chiunque, faccia del male ai miei figli, non avrà un posto al mondo dove nascondersi. O lui, ammazzerà me, o io ammazzerò lui. Le persone che, perdonano, non le capirò mai. Come puoi perdonare un animale che ti stupra e ti uccide una figlia ?
    Cordialmente.

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